TERREMOTO E MAREMOTO IN THAILANDIA, SRi LANKA PROBABILE ANCHE MALDIVE

In questo forum spostiamo tutte le discussioni legate allo tsunami che ha colpito il sud-est asiatico nel dicembre 2004

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Ospite

Re: TERREMOTO E MAREMOTO IN THAILANDIA, SRi LANKA PROBABILE ANCHE MALDIVE

Messaggio da Ospite »

543210 che tipo di problemi hanno avuto le persone che conosci?
ciao....
gatta
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Messaggio da gatta »

caro 543210
ma tu che sai tutto: ci sei stato in questi giorni alle maldive?
hai visto la situazione sanitaria, igienica, ecc.?
hai idea del perchè dicano che si prende l'epatite?
sai come si prende l'epatite?
se puoi rispondere affermativamente a tutte queste domande delucidaci! se no ragiona con la tua testa prima di lanciare inutili allarmismi.
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Walter
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Messaggio da Walter »

543210, gatta,

Ciao a tutti, scusate se mi intrometto nel vs. discorrere.

Innanzi tutto vi chiedo gentilmente di moderare il tono, qui non si tratta di stabilire chi ha ragione e chi no e le poleniche possono essere anche apprezzate quando giungono ad un risultato concreto.

Caro 543210, ho già avuto modo di risponderti alcuni giorni fà e di scrivere e riscrivere denunciando il massimalismo con cui i giornalisti italiani accomunano tutti i paesi colpiti da questa immne tragedia, PUO' ESSERE ANCHE LE VERITA' ciò che dicono relativamente a Sumatra, Indonesia, Phi Phi Island, Sri Lanka, ma sono ASSURDE CONGETTURE se non adirittura falsità ciò che scrivono sulle Maldive.

Le Maldive hanno un sistema sanitario che in proporzione, credimi, è migliore di quello di molti paesi che sono all'interno della CEE; anche le condizioni ambientali non favoriscono lo sviluppo di talune malattie endemiche "tipiche" tropicali (febre gialla, malaria, ecc.)

Quanto ai virus dell'epatite, dipende di quale tipo di epatite si tratta: l'epatite di tipo A (se non erro) viene contratta dagli alimenti ... e le Maldive non producono alimenti poichè (tranne il pescato) arrivano da Australia, India, Dubai e anche da Sri Lanka prima dello tsunami. L'epatite di tipo B, invece, si contrae per "contatto" (specialmente per via sessuale) con altro individuo infetto, quindi...
Infine l'epatite C è quella del c.d. "portatore sano" che non risente sintomi...

Quindi, l'epatite A può essere contratta ovunque, anche in Italia, così come l'epatite B (magari alle Maldive ci sono meno possibilità di rapporti....)

Per questo ritengo che abbia ragione Gatta, meglio non dare peso a certe notizie per non suscitare inutili allarmismi.

Da ultimo, e chiudo, caro 543210, credo che tu abbia paura di tornare alle Maldive, paura che lo tsunami possa ripetersi ! Ti comprendo e ti giustifico: nessun problema, sia chiaro, la paura è più che legittima ! Poi, c''è da vedere, però, quanto sia fondata !
Quindi, ti prego, non divulgare o amplificare notizie di cui non sei certo, perchè la paura si diffonde più velocemente di qualsiasi malattia (anche senza alimenti o contatti sessuali...)

Ciao, grazie.

WALTER
WALTER
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Walter
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Iscritto il: ven nov 19, 2004 7:15 pm
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Messaggio da Walter »

543210,

Ho appena fatto una ricerca su internet e guarda un po' cosa ho trovato !
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Maremoto: Oms, Ecco i Rischi Per La Salute Legati Alle Inondazioni
Roma, 28 dic. (Adnkronos Salute) - Febbre gialla, colera, leptospirosi, febbre tifoide, epatite A. E ancora malaria, tubercolosi, febbre emorragica, infezioni gastrointestinali, febbre del Nilo occidentale, oltre al pericolo, dovuto al contatto con acque contaminate, di contrarre dermatiti, congiuntiviti, infezioni alle orecchie, al naso e alla gola. Questi i rischi legati alle inondazioni e all'elevato numero di vittime umane e alla presenza di carcasse di animali, secondo un rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms). Pericoli in agguato per le popolazioni messe in ginocchio dallo tsunami che ha colpito il Sud-Est asiatico. Malattie generate da agenti infettivi, come la febbre di Dengue, la malaria e la febbre del Nilo occidentale - spiega l'Oms - rischiano di diffondersi anche a causa del proliferare, nelle zone colpite da inondazioni, di sciami di zanzare che, dopo esser state spazzate via dall'acqua, tornano piu' numerosi di prima. Rischi di tubercolosi, diarrea, salmonella, epatite A/B/C sono inoltre legati al contatto con i cadaveri. Piu' rischi dunque per coloro che dovranno raccoglierli e bruciarli. In agguato per loro, persino il virus dell'Hiv che puo' 'sopravvivere' nel corpo delle vittime anche fino a sei giorni dopo il decesso. Altri pericoli che potrebbero invece interessare fasce piu' ampie di popolazione sono legati al tetano, la cui diffusione e' molto comune in seguito a inondazioni di questa entita', e, soprattutto nei bambini, l'ipotermia legata a infezioni respiratorie. Per ridurre al minimo i pericoli di infezione, l'Oms suggerisce anche le misure da adottare, ove possibile. ''Prima di tutto - indica l'agenzia delle Nazioni Unite - procedere alla disinfezione dell'acqua attraverso la clorazione. Il cloro aggiunto all'acqua e' efficace contro quasi tutti gli agenti patogeni che possono infettarla, e rende possibile berla. La quantita' di cloro - aggiunge - va valutata volta per volta, a seconda della concentrazione di materiale organico nell'acqua''. Tra le misure a 'breve termine', suggerita anche la vaccinazione contro l'epatite A, ma solo per chi deve fare i conti con la rete fognaria in tilt. ''Contro la malaria - suggerisce l'Oms - dotarsi, se se ne trovano, di insetticidi e repellenti''. Capitolo a parte, nel rapporto Oms, sul trattamento dei corpi delle vittime ''che andrebbero bruciati il prima possibile''. A chi spettera' l'ingrato compito di raccoglierli, il rapporto suggerisce l'utilizzo di guanti e mascherine. E di sacchi di plastica per contenerli e trasportarli. Ma anche la vaccinazione contro l'epatite B e il piu' accurato rispetto delle norme di igiene personale, compreso l'uso di saponi disinfettanti. (Ile-Sch/Adnkronos Salute)

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Quindi, come scritto poco fà, l'apocalittica possibilità di contrarre malattie deriva da acqua ingfetta ed alimenti e dal contatto (con cadaveri)
PER CORRETTEZZA BISOGNA COMUNICARE CHE NON E' ASSOLUTAMENTE QUELLO CHE STA' SUCCEDENDO ALLE MALDIVE !
IN NESSUNA DELLE ISOLE E DEI RESORT TURISTICI FUNZIONANTI ESISTE LA BENCHE' MINIMA POSSIBILITA' DI CONTRARRE SIMILI MALATTIE !

Grazie di nuovo. Ciao a tutti.

WALTER
WALTER
Clara Raimondi

SONO TORNATA IERI DALLE MALDIVE ED E' TUTTO OK

Messaggio da Clara Raimondi »

Sono rientrata ieri dalle Maldive, dove ero atterrata proprio il fatidico 26 Dicembre, pochi minuti prima che l'onda di marea ricoprisse la pista di atterraggio dell'aeroporto di Malé. Posso dirvi che, superata la paura iniziale, ho passato una settimana magnifica al nuovo Maafushivaru e che la situazione si è totalmente normalizzata. Presto potrete leggere il mio racconto su queste pagine.
Paolo B

Messaggio da Paolo B »

543210 stranamente quando compare è solo per polemizzare!
ma perchè ve lo siete chiesti?
Paolo
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ferrari.m
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Re: TERREMOTO E MAREMOTO IN THAILANDIA, SRi LANKA PROBABILE ANCHE MALDIVE

Messaggio da ferrari.m »

Dal sito di "Medici senza frontiere":
http://www.msf.it/msfinforma/news/31122004.shtml
Maremoto Asia: " Le catastrofi naturali non provocano meccanicamente delle epidemie"
(31/12/04)

Philippe Guérin è epidemiologo. Lavora a Epicentre, il partner di MSF per gli studi epidemiologici. Gli abbiamo chiesto di parlarci delle conseguenze mediche dello tsunami e ci ha spiegato che il rischio di focolai di epidemie non è legato alla catastrofe in sé ma piuttosto ai raggruppamenti di popolazione.

In termini medici, quali sono le conseguenze di una catastrofe naturale come l'onda anomala che ha colpito domenica scorsa l'Asia del Sud ?
Bisogna distinguere tra conseguenze dirette e indirette. L'impatto immediato è naturalmente l'elevato numero di vittime. Ma non solo le vittime, anche i feriti di cui bisogna occuparsi prima possibile. La gente soffre di tagli, fratture, e senza cure, in condizioni così precarie, le piaghe s'infettano facilmente.
Poi, il maremoto ha distrutto case e infrastrutture, in particolare i sistemi di approvvigionamento di acqua potabile (pozzi, canalizzazioni, etc..). La distruzione delle abitazioni obbliga spesso la popolazione a raggrupparsi in condizioni molto precarie. E' questo il più grosso rischio sanitario : promiscuità forzata, accesso insufficiente all'acqua potabile, alle cure e al cibo. Queste circostanze possono provocare malattie e favorirne il contagio. Dormendo fuori o in ripari di fortuna, si rischia di contrarre infezioni respiratorie, soprattutto i bambini. Infatti, dopo il Mitch, il ciclone che aveva colpito l'America centrale nel 1998, il 70% delle nostre consultazioni riscontravano infezioni respiratorie perché gli sfollati si raffreddavano di notte. C'è anche un rischio di diarree legate al consumo di acqua contaminata.

Si sente parlare di grossi rischi di epidemie. Di quali epidemie si parla, c'è da inquietarsi?
Il catastrofismo circolante farebbe credere che sia lo tsunami a portare un'ondata epidemica. E' falso. La nostra esperienza in catastrofi naturali mostra che esse non provocano meccanicamente epidemie. Ancora una volta, sono i raggruppamenti di popolazione che propiziano le epidemie.
I media si concentrano sul problema dei cadaveri non ancora interrati o bruciati. Eppure, l'esperienza mostra che sono lontani dall'essere la principale minaccia. Per i sopravvissuti, la priorità in termini di salute pubblica deve essere l'accesso all'acqua potabile e alle cure. Naturalmente i cadaveri devono essere recuperati, ma più per motivi psicologici in questa situazione. In termini sanitari, alcuni cadaveri possono essere vettori di batteri che possono provocare diarree ma senza potenziale epidemico.
Inoltre, per quanto riguarda alcune patologie specifiche (colera, dengue, malaria, ..) occorre che esse siano già presenti nel paese perché possa scatenarsi un'epidemia. Per esempio, per il colera bisogna che il vibrione colerico, batterio responsabile della malattia, sia presente perché di propaghi. Il rischio colera è molto debole in Tailandia, Malesia e alle Maldive, moderato nello Sri Lanka, in Myanmar, in Indonesia e India.

Il rischio è quindi misurato, ma a partire dal momento che il rischio esiste, anche debole, bisogna essere molto vigili. Per identificare al più presto lo scoppio di epidemie, bisogna mettere in piedi rapidamente un sistema di sorveglianza specifica per questa catastrofe. E, in caso di necessità, bisogna essere pronti a reagire rapidamente per curare i malati e tentare di controllare la diffusione. La maggiore difficoltà in questi casi è di attivare il sistema di sorveglianza in zone isolate.

Qual è il ruolo di una organizzazione medica in una simile catastrofe?
Prima di tutto, valutare i bisogni, caso per caso. Le situazioni sono molto differenti da un paese all'altro. Nello Sri Lanka e in Indonesia, i servizi sanitari già molto fragili sono sommersi dall'arrivo di feriti. La Tailandia e la Malesia, meno colpiti e più sviluppati, possono reagire con più efficacia. D'altronde, in ogni paese, ci sono sempre gruppi di popolazione ignorati dagli aiuti, ed è tra loro che noi concentriamo i nostri sforzi.
Noi possiamo essere indotti a intervenire sotto vari aspetti. Possiamo aiutare a occuparsi dei feriti, quando necessario. Ma curare i feriti è l'urgenza dei primi giorni e le Ong arrivano di solito un po' tardi per questo. L'essenziale della nostra azione consiste dunque nell'assicurare accesso alle cure, alla distribuzione di beni urgenti (plastica per i ripari, coperte, ..) e l'approvvigionamento d'acqua per le popolazioni colpite dal disastro. Ciò dovrebbe permettere a breve termine un miglioramento delle condizioni di vita, e limitare la mortalità in caso di malattie. Infine, noi possiamo senz'altro collaborare allo sforzo di sorveglianza epidemiologica. Con questo obiettivo, una equipe di Epicentre si è recata nell'area colpita per appoggiare le autorità sanitarie locali e i volontari di MSF.
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Come si può leggere le sue opinioni sono molto meno catastrofiche, soprattutto per quanto riguarda le Maldive.
ferrari.m
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Messaggio da VISITATORE »

NUOVA SCOSSA A NORD DI SUMATRA. :|
GIUSY.
VISITATORE

Messaggio da VISITATORE »

RINNOVO L'APPELLO; X I NUMEROSI BIMBI ORFANI L'UNICA SALVEZZA E' L'ADOZIONE A DISTANZA. :lol:
WWW.COMPASSION.IT

GIUSY.
Davide
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Messaggio da Davide »

Giusy,
le scosse ci sono, sono di assestamento, e continueranno ancora per un po' di tempo.
Tuttavia, e' altamente improbabile che raggiungano, in intensita', quella devastante che ha prodotto il maremoto e che e' stata almeno del nono grado della scala Richter.
Queste sono tutte scosse comprese tra i 5 e i 6,5 gradi Richter (ricordo che un aumento di 1 grado della scala Richter corrisponde, all'incirca, ad un terremoto dieci volte piu' forte). Queste scosse di terremoto non sono cosi' forti da provocare altre onde anomale, ma sono estenuanti dal punto di vista psicologico, perche' alimentano, nei sopravvissuti, la psicosi di nuove ondate pericolose.

Come dicevo prima, altamente improbabile non significa impossibile...ma, se dovessimo basarci sull'aleatorieta' di questa affermazione, dovremmo preoccuparci anche della nostra Italia, il cui territorio e' in gran parte ad alto rischio sismico, con possibilita' anche di maremoti...
E, comunque, non esistono zone a rischio zero dal punto di vista sismico (se vi puo' consolare, la zona meno sismica della Terra e' l'Antartide, ma la' credo che ci siano altri tipi di problemi, vero Luciano?) :wink:

Ciao!
Davide
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Messaggio da Davide »

Grazie ferrari.m per l'intervento che riporti, forse chiarificatore di tutta la questione "sanitaria" alle Maldive...
Ospite

Re: TERREMOTO E MAREMOTO IN THAILANDIA, SRi LANKA PROBABILE ANCHE MALDIVE

Messaggio da Ospite »

Ciao Clara e ben tornata, puoi quindi assicurarci che alle Maldive e` tutto come prima? il mare, i pesci, il reef? e gli approvigionamenti alimentari?
ciao e buon anno.
543210

Messaggio da 543210 »

PER ESSERE CHIARI E SMETTERLA DI FARE FANATISMO COME FA QUALCUNO ,QUELLO CHE AVETE SCRITTO A ME SCRIVETELO IN RISPOSTA A QUESTO SITO. (visto che io l'ho solo riportato e l'ho letto qui su un altro post)

http://www.who.int/hac/crises/internati ... rategy/en/

E FINITELA PER FAVORE DI DIRE CHE FACCIO POLEMICA, POSSIBILE CHE UN'OPINIONE DIVERSA DALLA VOSTRA VI DESTABILIZZA COSI' ? MA VI STATE LEGGENDO ? VI RENDETE CONTO DI COME MI RISPONDETE ? MA PER CASO VI PAGANO PER DIRE QUESTO ?

PARLIAMO DI MALDIVE O CI SONO ALTRI INTERESSI ?

NON PENSERETE PER CASO DI ESSERE COSTRUTTIVI COMPORTANDOVI COSI' ?
543210

Messaggio da 543210 »

GATTA SCRIVE :
caro 543210
ma tu che sai tutto: ci sei stato in questi giorni alle maldive?
hai visto la situazione sanitaria, igienica, ecc.?
hai idea del perchè dicano che si prende l'epatite?
sai come si prende l'epatite?
se puoi rispondere affermativamente a tutte queste domande delucidaci! se no ragiona con la tua testa prima di lanciare inutili allarmismi.

APPUNTO PERCHE' IO NON SO' TUTTO CIO' MI INFORMO E NON PARTO INVECE DAL PRESUPPOSTO CHE "VADA PER FORZA TUTTO BENE "

TU INVECE MI SEMBRA DI CAPIRE SAI PERFETTAMENTE COSA C'E' O NON C'E' IN TUTTI GLI ARCIPELAGHI.............

MA BEATA TE !!
Serenella d

Messaggio da Serenella d »

X 543210 e forse -1
Ma alla fine non hai risposto cosa è successo ai tuoi presunti amici?
:mrgreen:
Bloccato