Davide ha scritto:L'obsolescenza della moda si applica ai vestiti, ed e' questo l'esempio che ho fatto io. Tuttavia, ci sono tante e tante campagne di sconti...da quelle che si trovano ai supermarket (limitate, anche queste, temporalmente), a quelle che si trovano dai concessionari auto,
Trovo interessante questa discussione perché l'argomento è delicato, specie viste le parti in causa, e ho l'impressione di aver trovato l'ennesimo caso di situazione consolidata che nessuno critica perché si pensa sia immutabile; e invece basterebbe guardare con gli occhi del bambino...
Ritengo che l'esempio del supermarket sia possa affiancare a quello della moda, con in piú un'aggravante: l'
obsolescenza, oltre a rendere il prodotto inservibile, potrebbe costituire un
pericolo per il cliente.
Per l'auto, in generale i prezzi si abbassano quando sta per entrare nel mercato un nuovo modello; qui si ritorna al caso del cliente che riceve un
premio per accettare un
rischio (in questo caso direi
una certezza): il
minor valore del mezzo usato che, prima o poi, dovrà rivendere.
Probabilmente si potranno portare innumerevoli esempi di sconti, ma una vacanza alle Maldive è un servizio unico e francamente credo imparagonabile: il famoso
caso a sé; ritengo pertanto che cosí bisognerebbe trattarlo.
Davide ha scritto:Sui lastminute, e, piu' in generale, sulle formule roulette, tenete conto che, alla fine, il viaggiatore si deve accontentare di quello che trova...
Vero, ma ciò avviene proprio per la struttura dinamica dei prezzi attuali: se si applicasse l'aumento mano a mano che la data si avvicina, si manterrebbe la varietà di scelta (perché si ridurrebbe la domanda) e in ogni caso il problema dell'
invenduto sarebbe facilmente risolvibile sul posto: ricordi, caro Davide, quanta gente a Madoogali l'anno scorso cercava di restare una settimana in piú e non vi riusciva?
Davide ha scritto:Generalmente, ed in particolar modo alle Maldive, i Tour Operator vanno sul vuoto/pieno (cioè, prima che inizi la stagione, "comprano" un certo numero di camere e di posti nei voli che, se non riescono a riempire, pagano comunque). Capite che questo è un grosso rischio, in quanto non necessariamente legato solo alle condizioni di mercato, ma anche a tutto quello che ci sta attorno (eventi terroristici, eventi naturali, malattie, catastrofi....).
Capisco benissimo e so anche che questi rischi si trasferiscono automaticamente al cliente perché il margine di guadagno che rende l'operazione conveniente per il TO non può scendere sotto un certo limite. Si tratta solo di distribuire questo costo
fra tutti i clienti, non
solo su quelli che hanno pagato per primi.
Davide ha scritto:E' normale, dunque, che, per attirare nuovi clienti, gli ultimi posti, se sono ancora disponibili a ridosso del periodo (il TO li ha cmq pagati, quei posti), vengano venduti a prezzi decisamente piu' bassi, al limite anche sottocosto.
Ribadisco che è normale nell'attuale regolamentazione, che produce danno a chi ha pagato prima. Cambiando regole, il mercato diventerebbe piú corretto nei confronti di
tutte le parti in causa.
Davide ha scritto:Se i prezzi davvero aumentassero sempre via via che ci si avvicina alla partenza, non si attirerebbero nuovi clienti, e, alla fine, si avrebbe una riduzione dei guadagni.
Questa però, caro Davide, è un'affermazione che, come minimo, necessiterebbe di adeguata dimostrazione; inoltre si fonda sul caso particolare dell'attuale situazione, che appunto ritengo debba essere cambiata. Di certo, nel caso che propongo, se l'aumento di prezzo da quello minimo iniziale agli ultimi giorni è eccessivo (cioè l'operatore ha
tentato di guadagnare troppo), il mercato compensa automaticamente facendo cessare la domanda.
E' ora che i TO assumano economisti con le palle, invece di far gravare le proprie inefficienze sui poveri clienti...
Davide ha scritto:E vi assicuro che i TO (e neanche le agenzie di viaggio) non sono affatto enti senza scopo di lucro
Credo che pochi su questo forum abbiano dubbi in proposito...