Anniversario
Moderatore: Lo Staff di TuttoMaldive
Anniversario
26 dicembre 2004 - 26 dicembre 2006
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Gettate le basi per uno stabile miglioramento economico-sociale di molte aree. L’esperienza della Caritas italiana e della Protezione civile.
Michaleamma sa di essere fortunata. È ancora viva. Donna tamil di mezza età, vedova da 11 anni, abitava con le figlie (sopravvissute anch’esse) a Car Nicobar, l’isola indiana devastata dal terribile maremoto scatenatosi il 26 dicembre 2004. È rimasta quattro giorni nella foresta prima che la portassero in salvo. Le sue gambe mostrano ancora i segni dell’onda che l’ha flagellata.
A Car Nicobar, Michaleamma si manteneva gestendo una piccola attività di ristorazione, un tea shop in cui vendeva focaccine di riso e dolci tradizionali. Ogni cosa è andata distrutta. La Caritas diocesana di Port Blair l’ha aiutata a riaprire il piccolo bar, fornendole il materiale da costruzione oltre all’occorrente per cucinare e servire.
Ora Michaleamma riesce a guadagnare 20-30 rupie al giorno, circa 50 centesimi di euro. Capita che al posto dei contanti accetti una noce di cocco o delle arachidi. Da lei, anche i clienti senza soldi in tasca devono poter fare uno spuntino e quattro chiacchiere in santa pace.
Tsunami, due anni dopo. «Molte ferite si stanno rimarginando, anche se i problemi rimangono numerosi», osserva Paolo Beccegato, responsabile del settore internazionale della Caritas italiana. «Come si sa, la tragedia ha colpito diversi Paesi affacciati sull’Oceano Indiano, soprattutto in Asia, ma anche in Africa, causando complessivamente circa 300 mila tra morti e dispersi. In accordo con le Chiese locali e con la rete internazionale delle varie Caritas, la Caritas italiana si è impegnata in tutte le aree colpite. Grazie alla generosa mobilitazione delle parrocchie, delle diocesi, di singoli credenti, di gruppi, movimenti e associazioni, nonché di altri privati (come, per esempio, qualche fondazione bancaria), abbiamo raccolto 31,8 milioni di euro, di cui 21,9 già messi a disposizione. Abbiamo attivato progetti in Indonesia, Sri Lanka, India, Thailandia, Maldive, Myanmar (ex Birmania) e Somalia; in cinque di questi Paesi lavorano dieci nostri operatori»....
http://www.famigliacristiana.it/fc/0651fc/0651fc71.htm
Michaleamma sa di essere fortunata. È ancora viva. Donna tamil di mezza età, vedova da 11 anni, abitava con le figlie (sopravvissute anch’esse) a Car Nicobar, l’isola indiana devastata dal terribile maremoto scatenatosi il 26 dicembre 2004. È rimasta quattro giorni nella foresta prima che la portassero in salvo. Le sue gambe mostrano ancora i segni dell’onda che l’ha flagellata.
A Car Nicobar, Michaleamma si manteneva gestendo una piccola attività di ristorazione, un tea shop in cui vendeva focaccine di riso e dolci tradizionali. Ogni cosa è andata distrutta. La Caritas diocesana di Port Blair l’ha aiutata a riaprire il piccolo bar, fornendole il materiale da costruzione oltre all’occorrente per cucinare e servire.
Ora Michaleamma riesce a guadagnare 20-30 rupie al giorno, circa 50 centesimi di euro. Capita che al posto dei contanti accetti una noce di cocco o delle arachidi. Da lei, anche i clienti senza soldi in tasca devono poter fare uno spuntino e quattro chiacchiere in santa pace.
Tsunami, due anni dopo. «Molte ferite si stanno rimarginando, anche se i problemi rimangono numerosi», osserva Paolo Beccegato, responsabile del settore internazionale della Caritas italiana. «Come si sa, la tragedia ha colpito diversi Paesi affacciati sull’Oceano Indiano, soprattutto in Asia, ma anche in Africa, causando complessivamente circa 300 mila tra morti e dispersi. In accordo con le Chiese locali e con la rete internazionale delle varie Caritas, la Caritas italiana si è impegnata in tutte le aree colpite. Grazie alla generosa mobilitazione delle parrocchie, delle diocesi, di singoli credenti, di gruppi, movimenti e associazioni, nonché di altri privati (come, per esempio, qualche fondazione bancaria), abbiamo raccolto 31,8 milioni di euro, di cui 21,9 già messi a disposizione. Abbiamo attivato progetti in Indonesia, Sri Lanka, India, Thailandia, Maldive, Myanmar (ex Birmania) e Somalia; in cinque di questi Paesi lavorano dieci nostri operatori»....
http://www.famigliacristiana.it/fc/0651fc/0651fc71.htm
Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina
rosaria@tuttomaldive.it
Rannalhi 01/2004 ; Madoogali 12/2004; Madoogali - 07/2005
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- Claudia&Dario
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Re: Anniversario
Claudia&Darionoè ha scritto:26 dicembre 2004 - 26 dicembre 2006
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