Litigio subacqueo....
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ahhahaha walter! sull' isola deserta a crepare mezzi sepolti mangiati dalle formiche e dai granchi, e vaiiii!!!
cmq se bekko uno che gonfia un pesce palla, giuro! gli gonfio la faccia di kazzotti ( meglio usare la frusta dove c'ho attaccata la consolle gigante della Skubapro) ihihihih
cmq se bekko uno che gonfia un pesce palla, giuro! gli gonfio la faccia di kazzotti ( meglio usare la frusta dove c'ho attaccata la consolle gigante della Skubapro) ihihihih
mal di maldive - athuruga 1996 - velidhu 2002 - thudufushi 2003 - Moofushi 2006- Dhiggiri 2007- Bathala 2008- makunudho 2009- adesso vedo...
ps: mi è venuto in mente che alle Seychelles (isola della Digue) sti cretini dei guidatori dei carretti picchiano i buoi che portani i turisti. Nel 98 mi sono talmente in....ta, ho tirato giù un casino, e li ho minacciati di mandargli il controllo del WWF! quindi, le cose pessime agli animali capitano sotto e sopra l'acqua, ci vorrebbero dei RANGERS autorizzati a pestare come polpi gli umani che mancano di rispetto!
mal di maldive - athuruga 1996 - velidhu 2002 - thudufushi 2003 - Moofushi 2006- Dhiggiri 2007- Bathala 2008- makunudho 2009- adesso vedo...
Purtroppo il discorso è assai semplice e comune a tante situazioni:ENZO MOOFUSHI D.C. ha scritto:purtroppo è vero caro Walter, ancora adesso sento dire di guide che per esempio fanno gonfiare i pesci palla...
saluti
Enzo
alla radice è sempre una questione di educazione e rispetto che vale per qualsiasi cosa.
L'unica possibilità è continuare a istriuire e spiegare.
Purtroppo con gli adulti maleducati il sistema non sempre funziona e la loro maleducazione si manifesta anche durante le immersioni.
Saluti
Walter
FROG
MO03 KI04 MO05 MO05 THU06 MO06 MO06 MO07 FELICITY08 THU08
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Anch'io concordo pienamente sulla necessità di educare i subacquei ad un comportamento rispettoso del mondo che ci vede "ospiti".
Soprattutto oggi in cui l'attività subacquea si avvicina ad un numero sempre maggiore di persone è ancora più importante, a parer mio, che l'attività dei Centri di immersione siano impegnati in questa direzione.
Purtroppo sempre più spesso sono proprio i responsabili dei Diving ad infrangere queste regole per "stupire" i loro "clienti" ...
Credo che le Organizzazioni Didattiche ( PADI, NAUI, SSI, ecc.) debbano , al di là di vuoti proclami sul sesso degli angeli, impegnarsi ad un controllo severo sul comportamento dei propri Centri ed anche, se il caso, allontanare quelli che non mantengano un comportamento virtuoso.
La denuncia documentata (ad esempio con una fotografia) di un fatto grave come quello denunciato da Enzo dovrebbe costituire elemento di ammonizione, da parte della Didattica coinvolta, nei confronti del Diving responsabile dell'accaduto.
Credo che solo con un deterrente di tal genere, purtroppo, alcuni Centri Diving potrebbero essere maggiormente sensibilizzati su questo grave problema.
Alvise
Soprattutto oggi in cui l'attività subacquea si avvicina ad un numero sempre maggiore di persone è ancora più importante, a parer mio, che l'attività dei Centri di immersione siano impegnati in questa direzione.
Purtroppo sempre più spesso sono proprio i responsabili dei Diving ad infrangere queste regole per "stupire" i loro "clienti" ...
Credo che le Organizzazioni Didattiche ( PADI, NAUI, SSI, ecc.) debbano , al di là di vuoti proclami sul sesso degli angeli, impegnarsi ad un controllo severo sul comportamento dei propri Centri ed anche, se il caso, allontanare quelli che non mantengano un comportamento virtuoso.
La denuncia documentata (ad esempio con una fotografia) di un fatto grave come quello denunciato da Enzo dovrebbe costituire elemento di ammonizione, da parte della Didattica coinvolta, nei confronti del Diving responsabile dell'accaduto.
Credo che solo con un deterrente di tal genere, purtroppo, alcuni Centri Diving potrebbero essere maggiormente sensibilizzati su questo grave problema.
Alvise
Il problema è che i cretini ci sono dappertutto, pensa che io abito al Lido di Venezia e una volta un delfino si è spiaggiato tra le dighette della nostra spiaggia. In men che non si dica un'orda di gente è arrivata, c'era chi teneva stretto il delfino, una nonna che gli metteva in groppa un bimbo e quando io mi sono "incazzata" mi ha risposto che quando mai le sarebbe capitata un'altra opportunità. Per fortuna, mio marito ed altri sub (abbiamo un diving lì vicino) con calma e tanta pazienza sono riusciti ad allontanare il malcapitato delfino. pensate che i peggiori erano quelli dai 40 anni in su mentre devo dire che i ragazzini una volta spiegato il problema ci hanno subito aiutato. Speriamo che le nuove generazioni siano un pò più consapevoli del valore della natura. io ho due bimbe e ce la metto tutta per fargli capire il rispetto per la natura, spero che i miei sforzi abbiano un risultato
Alexx
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Mi scuso se riprendo il discorso, ma ieri ero rientrato a casa solo da qualche minuto di ritorno da Moofushi ed ho scritto d’impeto (sono molto sensibile su questo argomento) fra i richiami di Cristina ( mia moglie) dalla cucina perché gli spaghetti al pesto erano pronti e che li aveva fatti per me perché lei sarebbe andata anche subito a letto e che io non mi lamentassi se poi si raffreddavano…
Ora mi piacerebbe avanzare sul tema in modo più costruttivo.
I genitori hanno un ruolo preminente nell’educazione dei figli alla disciplina, al rispetto verso il prossimo e, più in generale, alle principali regole che determinano la convivenza con gli altri: è stato verificato che il bambino apprende questi principi e forma le basi del proprio carattere soprattutto durante l’età prescolare.
Nel corso degli anni successivi la frequentazione dei coetanei determina la maturazione del proprio carattere che può procedere nella direzione già impostata, rinforzandola, o deviarla verso valori (o disvalori) differenti: in questo secondo caso, però, il recupero, se tempestivo, è spesso possibile.
Nel caso della subacquea il ruolo dei genitori è svolto dagli Istruttori e l’impostazione da loro data, fin corso di primo livello, sul rispetto e l’amore verso il mondo marino è fondamentale.
Successivamente, la frequentazione con gli altri subacquei può accrescere questa consapevolezza, ma può anche ridurla, talvolta annullarla.
E’ qui che i Diving, a mio avviso, possono giocare un ruolo importante ad esempio con richiami chiari di comportamento durante il briefing (come già normalmente fanno nel ricordare i principali segnali dei 50 e 100 bar), con un attento monitoraggio durante l’immersione e con un debriefing in cui, oltre a riassumere e ricordare dove si è andati e cosa si è visto, si sottolineino gli eventuali comportamenti poco virtuosi di taluni (anche simpaticamente sanzionandoli con l’obbligo di offrire alla sera una bottiglia di buon vino … con grande gioia di tutti gli altri!): quante volte non ci siamo accorti che avvicinandoci troppo alla parete abbiamo “pinneggiato” od anche “bombolato” un corallo…
Vi sono alcuni Diving, ad esempio, le cui guide sono dotate di una bacchetta con la quale indicano quanto di interessante vi è da vedere evitando così di insistere ad abbagliare con la luce della torcia la fauna che ne fosse sensibile...
In altri Centri ho visto vietare i guanti (se la corrente non ne consigliava l’uso) e chiedere, a chi amasse fotografare, di porsi in coda al gruppo e di studiare con tutta calma la posa per farne un solo scatto evitando, così, le purtroppo consuete “scariche” di flash che disturbano i soggetti e li fanno rintanare (con grande “gioia” degli altri compagni di immersione !).
Tutti questi comportamenti portano ad incoraggiare una sensibilità ed un rispetto verso il mondo che ci ospita senza nulla togliere al pathos che ricerchiamo quando, sgonfiando il gav, scendiamo verso il fondo.
Perché allora, otre a parlarne giustamente fra noi, non lo facciamo presente, con il doveroso rispetto verso il ruolo che egli rappresenta e quando raggiungessimo l’opportuna confidenza, anche all’istruttore che si appresta ad accompagnarci sott’acqua?
Alvise
P.S. Gli spaghetti erano eccellenti, solo un po’ tiepidi …
Ora mi piacerebbe avanzare sul tema in modo più costruttivo.
I genitori hanno un ruolo preminente nell’educazione dei figli alla disciplina, al rispetto verso il prossimo e, più in generale, alle principali regole che determinano la convivenza con gli altri: è stato verificato che il bambino apprende questi principi e forma le basi del proprio carattere soprattutto durante l’età prescolare.
Nel corso degli anni successivi la frequentazione dei coetanei determina la maturazione del proprio carattere che può procedere nella direzione già impostata, rinforzandola, o deviarla verso valori (o disvalori) differenti: in questo secondo caso, però, il recupero, se tempestivo, è spesso possibile.
Nel caso della subacquea il ruolo dei genitori è svolto dagli Istruttori e l’impostazione da loro data, fin corso di primo livello, sul rispetto e l’amore verso il mondo marino è fondamentale.
Successivamente, la frequentazione con gli altri subacquei può accrescere questa consapevolezza, ma può anche ridurla, talvolta annullarla.
E’ qui che i Diving, a mio avviso, possono giocare un ruolo importante ad esempio con richiami chiari di comportamento durante il briefing (come già normalmente fanno nel ricordare i principali segnali dei 50 e 100 bar), con un attento monitoraggio durante l’immersione e con un debriefing in cui, oltre a riassumere e ricordare dove si è andati e cosa si è visto, si sottolineino gli eventuali comportamenti poco virtuosi di taluni (anche simpaticamente sanzionandoli con l’obbligo di offrire alla sera una bottiglia di buon vino … con grande gioia di tutti gli altri!): quante volte non ci siamo accorti che avvicinandoci troppo alla parete abbiamo “pinneggiato” od anche “bombolato” un corallo…
Vi sono alcuni Diving, ad esempio, le cui guide sono dotate di una bacchetta con la quale indicano quanto di interessante vi è da vedere evitando così di insistere ad abbagliare con la luce della torcia la fauna che ne fosse sensibile...
In altri Centri ho visto vietare i guanti (se la corrente non ne consigliava l’uso) e chiedere, a chi amasse fotografare, di porsi in coda al gruppo e di studiare con tutta calma la posa per farne un solo scatto evitando, così, le purtroppo consuete “scariche” di flash che disturbano i soggetti e li fanno rintanare (con grande “gioia” degli altri compagni di immersione !).
Tutti questi comportamenti portano ad incoraggiare una sensibilità ed un rispetto verso il mondo che ci ospita senza nulla togliere al pathos che ricerchiamo quando, sgonfiando il gav, scendiamo verso il fondo.
Perché allora, otre a parlarne giustamente fra noi, non lo facciamo presente, con il doveroso rispetto verso il ruolo che egli rappresenta e quando raggiungessimo l’opportuna confidenza, anche all’istruttore che si appresta ad accompagnarci sott’acqua?
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P.S. Gli spaghetti erano eccellenti, solo un po’ tiepidi …
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D'accordissimo al 100% con Alvise
E buoni gli spaghetti al pesto
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Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina
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Rannalhi 01/2004 ; Madoogali 12/2004; Madoogali - 07/2005
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Sapessi quante volte ho proposto queste "modifiche al regolarmento"... Solo il Blue Tribe le applica dimostrando buon senso, ma altri diving...
Per gli spaghetti al pesto, massimo rispetto per Catania e Como, ma qui c'è l'esperto (leggere la provenienza)...
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Gheven
"Dear Bruno, many thanks for having inspired me!" David Shore
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Beh, per gli spaghetti al pesto chi meglio di un ligure
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Gonfiare i pesci palla?? Come si fa?ENZO MOOFUSHI D.C. ha scritto:purtroppo è vero caro Walter, ancora adesso sento dire di guide che per esempio fanno gonfiare i pesci palla...
saluti
Enzo
a Marsa Alam gli istruttori prendevano i frog fish e li tenevan in mano..e li passavano anke a noi
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Re: Litigio subacqueo....
Ciao Enzo, pienamente d'accordo con te!ENZO MOOFUSHI D.C. ha scritto:Approfitto di questo forum per ricordare a tutti che se vi capitasse di fare un'incontro ravvicinato così non toccate assolutamente niente.
Tra un mese arriveremo a Moofushi anche noi.... stai tranquillo che se avremo delle tentazioni sott'acqua...TOCCHEREMO SOLTANTO TE!!!!
Scherzo
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