www.tuttomaldive.it

Attenta!

dici che mi morderà????

SERY ha scritto:Ghevèn, che foto meravigliose!!!

Vedrai le tue...

SERY ha scritto:(comunicazione "tanto per":per aprire queta pagina ho impiegato ben 18 minuti!! ....nun jela posso fà!!!! )

Forse la pagina no: le foto impiegano tanto ad aprirsi... Attendo comunicazioni sul tempo. Un abbraccio!

Saluta Walter (che non conosco) e Michela quando arriverà.

sampei ha scritto:Caro Bruno, posso consigliarti per la tua privacy,di eliminare e/o richiedere ai moderatori di eliminare quella scritta sul bordo delle foto che riporta il tuo nome.....
E' facile risalire.........caro ING. !!!

Ah, ma non c'è problema: piú sputtanato di cosí... Scrivo spesso ai giornali e firmo con nome e cognome. La privacy riguarda ben altre cose che il cognome.

joste ha scritto:fantastiche Ghevèn...grazie per avermi fatto sognare
anzi..quasi quasi la foto dei pesci (straordinaria) "te la rubo" e cambio avatar....

Ce n'è una piú bella. Se vuoi te la mando.

l'aspetto...

Comunque ringrazio tutti quanti a ombrello per i complimenti e spero di aver suscitato adeguata suspence per le foto col racconto in arrivo nei prossimi giorni... Sono davvero ancora meglio, vedrete!!!

possiamo immaginare ...

Per ora ho visto che anche i parigini si sono dati alle spiagge... Guardate qui, a sinistra della passeggiata!

Bellissime le foto, anche a mia madre sono piaciute!! Ciao buona domenica!

Con che macchina hai scattato le foto dei coralli?? Devo cambiare attrezzatura subacquea, perchè a me vengono sempre orribili.....................
Usi una digitale con guscio? Reflex o automatica?
Non mi dire che è una usa e getta o che è una di quelle macchinette subacquee da 35,00 euro perchè mi suicido buttandomi a testa in giù dalla scrivania!!

...ormai mi aggiro per l'isola chiedendo gocce creme e pozioni varie per le mie povere orecchie a tutti!! ....caro Davide, ieri sera avrei barattato Catania con Madoo...ti assicuro! ....Oggi và meglio ma stare in questo paradiso e non poter fare neanche un bagnetto, credimi è dolorosissimo!!!
Ghevèn, ogni giorno prendo nota per i tuoi aggiornamenti, li spedisco ogni 3 gg regolarmente...non temere!!
Joste, ti arrivano i miei mms??!!!
Benvenuta Gavriela! Solo oggi mi sono resa conto....mi fà molto piacere averti tra noi!!!
Miky, in questo momento sarai già in viaggiooooooo......presto presto!!

BUON FERRAGOSTO A TUTTI!!!!

Ciao sery!mi raccomando riguardati, infondo è meglio "perdere" 4 giorni che passare una vacanza dolorantew

Sery,
mi dispiace tanto leggere di questa tua dolorosa otite e ti auguro di guarire presto.
Oltretutto se ne erano scritte alcune pagine, qui nel Forum, di questo inconveniente; ma evidentemente... non ne hai fatto tesoro!

Superauguri dal noè ed abbi pazienza, anzi superpazienza.

carabasse ha scritto:Con che macchina hai scattato le foto dei coralli?? Devo cambiare attrezzatura subacquea, perchè a me vengono sempre orribili.....................
Usi una digitale con guscio? Reflex o automatica?
Non mi dire che è una usa e getta o che è una di quelle macchinette subacquee da 35,00 euro perchè mi suicido buttandomi a testa in giù dalla scrivania!!

In effetti è una semplicissima e automaticissima Sony Cybeshot U-60, un'impermeabile (fno a 1,5 m) da 1600x1200 pixel (cioè 2 Megapixel) e 199 euro. Come giustamente sospetti, la macchina conta pochissimo; molto piú l'esperienza fotografica.

Non sono un professionista, ma ho cominciato a fotografare a 5 anni con i preziosi consigli di mio padre che era un vero guru: la prima macchina è stata una vecchia Ferrania con i rotoli da caricare al buio ; poi ho avuto due brutali automatiche, una manuale a telemetro e due reflex; infine ho comprato una digitale e poi una reflex digitale (Nikon D70) di cui sono soddisfattissimo . Visto che il soggetto è per me di grande interesse, mi permetto di suggerire un po' di regole essenziali per le foto amatoriali in snorkeling, ma non solo.

Fotografare solo col cielo sereno (vale generalmente anche fuori dell'acqua). Col cielo nuvoloso mancano i colori; con il sole variabile si perde troppo tempo ad attendere il cielo aperto, unica condizione per avere foto con colori brillanti.

Fotografare solo fra le 10 e le 14, ora solare (a Madoogali, un'ora avanti, dalle 11 alle 15). Per avere una buona luce naturale sott'acqua, il sole dev'essere il piú "verticale" possibile. Ricordo che sott'acqua, per via della diffrazione, i raggi del sole si piegano di piú, se arrivano inclinati sulla superficie; questo è fra l'altro il motivo per cui il mare assume i suoi colori piú belli a mezzogiorno, mentre al mattino e nel pomeriggio inoltrato è "spento" (il sole, pur presente, non penetra il mare). La regola del mezzogiorno vale anche (e solo!) per fotografare il mare e la spiaggia intorno all'isola, con il tocco di classe del filtro polarizzatore che annulla le riflessioni e rende il turchese dell'acqua incredibile; invece, per le foto normali, le ore indicate sono proprio quelle da evitare perché la foto risulta "piatta" e senza ombre.

Non fotografare mai col sole in fronte, ma almeno a fianco (metter fuori il naso di tanto in tanto per scorgere dov'è); attenzione anche quando è perfettamente alle spalle: può darsi che si stia facendo ombra al soggetto da fotografare. Questa regola è in generale valida anche fuori dell'acqua: assicurarsi sempre che il sole non sia di fronte e che illumini bene il soggetto; evitare comunque il sole perfettamente alle spalle perché uccide le ombre e appiattisce la foto: meglio fra i 30 e i 60 gradi rispetto alle spalle; nei ritratti, se il contrasto è forte, usare il flash per schiarire leggermente le ombre; controluce si possono ottenere bei ritratti usando però obbligatoriamente il flash, oppure i tramonti o le figure che si vogliono stagliare in nero sullo sfondo (barche, profili, ecc.)

Non usare mai il flash in snorkeling (in profondità invece è essenziale): non serve e anzi crea un effetto nebbia perché "accende" il plancton e la sospensione che riflettono la luce direttamente nell'obiettivo. Escludere in ogni caso il flash nelle impostazioni della macchina fotografica.

Non fotografare il soggetto "da sopra" e cercare comunque di fotografarlo in prospettiva, cioè evitando le foto dalle direzioni brutalmente principali (esattamente da sopra, di lato, o di fronte). Abbassare la macchina fotografica per ritrarre da una posizione solo leggermente superiore rispetto al soggetto. Nelle foto ai pesci lontani dalla barriera, cercare, per quanto possibile di includere la superficie dell'acqua vista da sotto: l'effetto spettacolare è assicurato.

Fotografare di preferenza solo soggetti vicini; in media le foto si devono poter scattare a una distanza di 30-50 cm; meno è sempre meglio; si può fotografare a distanze superiori solo se il soggetto è grande e se il mare è perfettamente limpido; inutile poi riprendere lo squalo 10 metri piú in là: se verrà qualcosa, sarà una minima robaccia blu senza alcun interesse. Ricordarsi che, piú gli oggetti sono distanti, meno saranno chiari: plancton e sospensione creano un effetto nebbia poco percepibile dal fotografo, ma orribile per il risultato finale. Per foto di soggetti oltre il metro di distanza, sarà sempre meno possibile recuperare i colori naturali; il giallo e il rosso sono filtrati completamente nei primi metri e rimane un'immagine con tutte le gradazioni di blu e nessuna possibilità di recuperare i colori originali, nemmeno con Photoshop; il risultato è quindi poco piacevole all'occhio. Questa regola vale ovviamente in generale anche per le foto fuori dell'acqua: ieri ho beccato un impacciatissimo personaggio con una digitale da 4000 euro scattare una foto alla moglie da 25 metri, con lo sfondo di Nôtre Dame... Poi potrà raccontare ai suoi amici tutto contento: "Vedi quel puntino? E' la mia Giuseppa!"

Riempire la foto (valida anche e soprattutto per le foto fuori dell'acqua); salvo casi eccezionali, è inutile fotografare un soggetto troppo piccolo rispetto al quadro: la foto risulterà poco interessante perché l'osservatore sarà distratto dai particolari che circondano il soggetto, il piú delle volte insignificanti. Questa regola quindi è legata indissolubilmente alla precedente. Se possibile, il quadro va riempito per intero, lasciando solo (e possibilmente sempre) una piccola cornice di sfondo (5% per lato). Giuseppa docet...

Non "tagliare" il soggetto (valida anche per le foto fuori dell'acqua); prestare attenzione affinché alcune parti del soggetto non escano dal quadro: ciò dà subito l'idea di una foto approssimativa. Prendere l'abitudine, prima di ogni foto, di guardare (in sequenza e in senso orario) il bordo superiore, destro, inferiore, sinistro dell'immagine e correggere, se necessario.

Risistemare i colori. A casa, usare un programma come Adobe Photoshop Elements per eliminare la dominante blu omnipresente in acqua. A taluni piace, io la trovo disgustosa: il soggetto deve uscire coi suoi colori naturali, lo sfondo è e resta blu, e il contrasto che ne esce è il bello della foto subacquea. A quelli che non sono d'accordo, suggerirei di scattare foto in ombra con il bilanciamento del bianco su sole naturale: in ombra, il cielo blu genera una forte dominante azzurra nelle foto, che nessuno deisdera (e infatti la si corregge). Da aggiungere che noi, sott'acqua vediamo i colori ben piú naturali rispetto al sensore della macchina fotografica perché il cervello automaticamente ricostruisce i colori originali. Avete mai provato a guardar fuori della finestra la sera dopo il tramonto, da una stanza illuminata con luce a incandescenza (lampadine normali)? Tutto azzurro come sott'acqua, vero? Per forza: il cervello "ricostruisce", aggiungendolo, il blu che manca nella luce delle comuni lampadine; e fuori la luce naturale risulta quindi satura di blu... Bene, il "cervello" della macchina fotografica è molto piú limitato del nostro e il risultato sarà sempre e comunque una foto troppo blu. Io uso molto semplecemente il comando "Livelli automatici" (Maiusc+Ctrl+L) di Photoshop Elements e, se è il caso (ma quasi mai), correggo manualmente. Brutale ma efficacissimo. Non essere cosí brutali nelle foto fuori dell'acqua perché queste necessitano di correzioni leggere e, raramente, di variazioni di colore.

Quattro ulteriori regole per le foto fuori dell'acqua:

Se il soggetto è lontano, aggiungere un primo piano. Questa è ovviamente una regola che vale soprattutto fuori dell'acqua: aiuta l'osservatore a concentrare l'attenzione sul soggetto e dà un'ottima impressione di profondità alla foto. Come si è detto, le foto sott'acqua vanno prese vicino al soggetto; tuttavia, se per qualche motivo si desidera fotografare in profondità (per esempio una distesa di coralli con migliaia di pesci), cercare un primo piano. Cioè tentare di "incorniciare" il soggetto in un oggetto piú vicino; per esempio, se si fotografa un panorama o un tramonto, trovare un albero o un altro oggetto e porlo sulla sinistra, destra o sopra l'immagine, come contorno.

Se il soggetto è vicino (per esempio un ritratto), zoomare (70-100) e aprire l'obiettivo (f4-f2,8 ) per sfocare bene lo sfondo: questo dà un'impressione incredibile di profondità alla foto (sembra quasi in 3 dimensioni) e fa risaltare il soggetto.

Non centrare il soggetto nell'immagine. Un ritratto risulta ben fatto se la figura è decentrata nell'immagine e non si trova di fronte alla macchina fotografica. Chiedere al soggetto di porsi a 45 gradi rispetto a voi e di volgere il viso (non solo gli occhi!) in una direzione leggermente diversa. Spostate il soggetto sulla destra o sulla sinistra del quadro: meglio lasciare poco spazio dietro le spalle del soggetto che davanti ad esso. Non inquadrare il viso del soggetto sulla linea centrale orizzontale del quadro: rispettare la regola di riempire la parte superiore del quadro; lasciare quindi un piccolissimo spazio di cielo (5% della lunghezza del lato verticale del quadro) appena sopra la testa. Spesso si vedono ritratti orrendi con la metà superiore del quadro vuota. Per mettere a fuoco il soggetto in ogni caso, centrare il quadro sul soggetto, premere leggermente il pulsante di scatto e, mantenendolo premuto, reinquadrare l'oggetto per bene; quindi premere a fondo per scattare.

Impostare il programma ad apertura fissa su f8 o f11 per tutte le foto generiche, esclusi i ritratti. Ciò permette di mettere a fuoco soggetti a distanze varie (vicini e lontani): la foto risulterà in generale "piú a fuoco". Non esagerare col chiudere l'obiettivo (f16-f22) perché altrimenti la foto risulta piatta, senza profondità. I piú smaliziati potranno dilettarsi a mettere a fuoco due soggetti a distanze diverse, registrando le distanze e poi impostando la messa a fuoco manuale a una distanza intermedia: per "miracolo" i due oggetti risulteranno a fuoco! Il miracolo si chiama "profondità di campo" e permette, appunto, di mettere a fuoco perfettamente entro una certa estensione di distanza: piú è chiuso l'obiettivo (valori alti di f), piú è estesa l'area di messa a fuoco, e viceversa; ecco perché nei ristratti è meglio aprire: cosí lo sfondo risulta ancora meno a fuoco!

Con queste poche regole amatoriali (la foto professionale è altra roba), spero di aver dato modo a chi si diletta a far foto, ma ancora non conosce la tecnica, di individuare perché le foto non sono risultate finora soddisfacenti ; in tal modo sarà possibile nel futuro correggere consapevolmente certi comportamenti assolutamente istintivi ma inesorablmente errati.

Ora stampatevi questa pagina, e mettetene in pratica i suggerimenti. Fate come ho fatto io quand'ero piccolo: tenevo sempre trascritti i punti principali come parole-chiave su un foglio di carta, come una check-list dei piloti...

E ADESSO ANDATE E FOTOGRAFATEVI!