RUSSIA San Pietroburgo gennaio 2007 by Roberta

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RUSSIA San Pietroburgo gennaio 2007 by Roberta

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by Roberta

Formalità d'ingresso: passaporto con validità minima di 6 mesi dall'uscita del paese corredato di visto consolare
Fuso orario: + 2 ore
Sistemazione: B&B
Periodo: dal 4 al 7 gennaio 2007


Eccoci arrivati a San Pietroburgo con un volo Alitalia da Malpensa della durata di poco più di due ore e mezza.
All'arrivo, viene richiesto oltre al passaporto col visto, anche una scheda d'immigrazione debitamente compliata che ovviamente noi non avevamo (probabilmente stavamo dormendo mentre le hanno distribuite in aereo).
La signora, dopo averci guardato un po' stranita, ci ha indicato un tavolino dove abbiamo trovato il modulo, lo abbiamo compilato siamo tornati allo sportello e dopo il controllo velocissimo per me ma un po' troppo zelante per Luciano, decide di farci entrare in Russia.
Ovviamente siamo gli ultimi del nostro volo e troviamo i nostri bagagli uno per terra e l'altro sul tapis roulant fermo.
L'aeroporto internazionale Pulkovo 2 si trova a 17 km dal centro della città.
Avevamo stabilito di prendere un autobus K3 che ci avrebbe portato direttamente alla fermata della metropolitana che ci avrebbe consentito di arrivare a piedi al B&B, ma nel terminal non c'era alcuna indicazione di questo bus (poi abbiamo scoperto il motivo) e allora siamo saliti su un autobus di linea il n° 13 senza sapere effettivamente dove ci avrebbe portato.
Eravamo gli unici turisti su questo bus e per fortuna ad un certo punto si è avvicinata una signora molto gentile che ci ha fatto scendere alla fermata in cui avremmo trovato la metropolitana.
La metropolitana scende molto in profondità, grazie a delle scale mobili molto veloci.
Ci troviamo in un lungo corridoio con tante porte che si aprono all'arrivo del vagone, saliamo sul vagone (mentre viaggiamo, riflettiamo sul fatto che è impressionante pensare che non ci sono delle banchine ma che il treno scorre in un tunnel grande quanto il vagone), e anche lì ci accorgiamo di essere gli unici turisti.
Dopo 6 fermate giungiamo alla stazione Sennaya e ci incamminiamo, sotto la neve, verso il B&B che ci ha ospitato dove arriviamo, dopo aver percorso la strada più lunga e dopo alcune peripezie.
Ad accoglierci troviamo Marco e la sua compagna Katya (due ragazzi molto gentili e disponibili che mettono a disposizione due belle camere della loro casa ristrutturata), con cui facciamo una bella chiacchierata, che ci offrono un buon the, e ci danno una piantina della città.
Dopo poco siamo nuovamente fuori sotto la neve per andare a mangiare qualcosa.
Rimaniamo a bocca aperta quando per strada veniamo fermati da una persona che, credendoci del posto, ci chiede informazioni relative ad una via (ed è successo più volte durante la nostra permanenza)
Torniamo a casa e stabiliamo l'itinerario della nostra visita tenendo in considerazione la dimensione della città e il fatto che vogliamo camminare e non usare la metropolitana (visto che abbiamo saputo che le rapine avvengono soprattutto in metro...)
Per questioni di tempo, scartiamo subito, a malincuore, la visita alla camera d'ambra nel palazzo di Caterina a Puskin.
Il venerdì mattino andiamo all museo dell' Artico e dell'Antartico dove abbiamo potuto assistere alla simulazione dell'aurora boreale e dove abbiamo trovato un ragazzo molto preparato sulla spedizione di Nobile che ci ha spiegato moltissime cose, dopodichè percorriamo la Prospettiva Nevsky, la strada più grande e famosa e molto trafficata della città, fino all' Hemitage in cui entriamo un paio di ore prima della chiusura per dare un'occhiata alle sale sfarzose ed eleganti.
Il sabato mattina, passando dal teatro Mariinsky e circondata da due canali, vediamo la cattedrale di San Nicola di un particolare color azzurro con guglie barocche e cupole dorate, arriviamo sul fiume dove è ormeggiata la nave rompighiaccio Krassin che ha salvato i componenti della spedizione di Umberto Nobile al polo dopo l'incidente del dirigibile Italia, e, con un vero colpo di fortuna, abbiamo la possibilita di fare una visita guidata solo per noi due con una ragazza molto preparata che parlava perfettamente l' inglese.
Usciti dal Krassin è già pomeriggio e, costeggiando le rive del fiume Neva, giungiamo nei pressi della fortezza di Pietro e Paolo che però vediamo solo dall'Ammiragliato (era festa e c'erano nei pressi, tantissime coppie di sposi, con gusti davvero discutibili che ci hanno fatto molto divertire, che si facevano fotografare sulle sponde del fiume congelato) poichè decidiamo di andare a visitare la bellissima Chiesa del Salvatore o del sangue versato.
E' una città molto vasta e bella con tanti canali su cui si affacciano case e palazzi colorati (molti in fase di ristrutturazione), viva, piena di giovani.
Purtoppo, non di rado ci si imbatte in giovani con in mano bottiglie di birra che puntualmente vengono lasciate in mezzo alla strada, però non abbiamo avuto alcun problema, anzi, abbiamo potuto riscontrare una notevole disponibilità, nonostante il problema della lingua (scordatevi di trovare indicazioni in carattere latino)
Ci ha molto colpito il fatto che fossimo gli unici turisti a piedi a spasso per la città, gli altri erano tutti sui pullman di escursioni organizzate...abbiamo vissuto il vero contatto con la gente del luogo e abbiamo notato stupore ad esempio dove ci fermavamo a mangiare perchè nei posti "normali" probabilmente non sono abituati ad avere a che fare col turista.
Comunque ci siamo sempre sentiti tranquilli e non abbiamo mai avuto la sensazione di pericolo.
Per andare all'aeroporto, siamo riusciti a trovare il famoso K3 (capolinea alla stazione Sennaya/Pulkovo2), che non è un autobus, ma un "Marshrutka" ossia un minibus (usato esclusivamente dai russi) in cui il passeggero stabilisce le fermate intermedia tra i capolinea, dicendo al conducente "ostanavityes pozhalsta!" (ferma per favore)
Con questo si conclude il nostro primo viaggio insieme....purtoppo ci siamo dovuti dividere...io, sono tornata a Milano e Luciano ha proseguito per la sua stupenda avventura nel freddo Siberiano.


Ecco qualche foto dei canali di San Pietroburgo:

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