sig. T. Sunami....
Inviato: mer gen 12, 2005 8:30 am
Maldive: tragico equivoco
La vita di 83 persone nelle mani di una segretaria. "Tsunami" diventa "Il
sig. T. Sumani"
7 genaio 2004 - Si è già parlato, a proposito degli allarmi tsunami
lanciati poco dopo il terremoto al largo di Sumatra, delle tragiche
inefficienze degli apparati burocratici dei paesi colpiti.
In India un fax urgente si perde per strada, in Tailandia l'allarme viene
soffocato per evitare danni al turismo.
Si scopre ora che nelle Maldive l'allarme giunto dalle Hawai si è
trasformato in un messaggio di ordinaria amministrazione: "Il sig. T.
Sumani arriverà dall'Indonesia tra un paio d'ore".
Un ordinario post-it di questo tenore è stato consegnato, la mattina del
26 dicembre, nell'ufficio del ministro della difesa della repubblica
maldiva, da una segretaria che. evidentemente, non ha mai saputo che è uno
tsunami.
Lo stravolgimento del messaggio ha impedito all'amministrazione maldiva di
avvertire la popolazione ignara. Il paese lamenta ora 83 morti, molti dei
quali, forse, avrebbero potuto essere salvati.
L'aneddoto, talmente assurdo che sembra una barzelletta per i cultori del
comico macabro, circola insistentemente a Malé, la capitale, e nelle altre
isole dell'arcipelago. E' stato anche ripresodal frequentato sito "Dhivehi
Observer News", orientato all'opposizione del regime del presidente
Gayoom.
Stando a quanto racconta il sito, le cose si sarebbero svolte nel modo
seguente.
La mattina del 26 dicembre, in largo anticipo sull'ora della catastrofe,
il centro di Honolulu che sorveglia l'Oceano, ha chiamato Malé chiedendo
di parlare con l'ufficio meteorologico dell'aeroporto. Fallito il primo
contatto, Honolulu ha tentato di parlare direttamente con il presidente.
Ma anche questo tentativo è fallito, perché Gayoom "era fuori, in
vacanza".
Si sono allora rivolti al ministero della Difesa. Anche qui il ministro
era fuori, ma per una riunione.
A quel punto gli hawaiani si sono accontentati di lasciare un messaggio a
una segretaria, spiegando che uno tsunami stava arrivando dall'Indonesia e
che sarebbe giunto alle Maldive in un paio d'ore.
Il messaggio è stato regolarmente passato all'ufficio del ministro
Shafeeu. Ma il contenuto dell'informazione risultava irrimediabilmente
distorto: "Il sig. T. Sumani arriverà fra due ore dall'Indonesia".
Il ministro, pur non conoscendo personalmente il signor Sumani, ha
comunque disposto che una delegazione, con tanto di cartello di
segnalazione, si recasse in aeroporto per ricevere degnamente il
personaggio.
La vita di 83 persone nelle mani di una segretaria. "Tsunami" diventa "Il
sig. T. Sumani"
7 genaio 2004 - Si è già parlato, a proposito degli allarmi tsunami
lanciati poco dopo il terremoto al largo di Sumatra, delle tragiche
inefficienze degli apparati burocratici dei paesi colpiti.
In India un fax urgente si perde per strada, in Tailandia l'allarme viene
soffocato per evitare danni al turismo.
Si scopre ora che nelle Maldive l'allarme giunto dalle Hawai si è
trasformato in un messaggio di ordinaria amministrazione: "Il sig. T.
Sumani arriverà dall'Indonesia tra un paio d'ore".
Un ordinario post-it di questo tenore è stato consegnato, la mattina del
26 dicembre, nell'ufficio del ministro della difesa della repubblica
maldiva, da una segretaria che. evidentemente, non ha mai saputo che è uno
tsunami.
Lo stravolgimento del messaggio ha impedito all'amministrazione maldiva di
avvertire la popolazione ignara. Il paese lamenta ora 83 morti, molti dei
quali, forse, avrebbero potuto essere salvati.
L'aneddoto, talmente assurdo che sembra una barzelletta per i cultori del
comico macabro, circola insistentemente a Malé, la capitale, e nelle altre
isole dell'arcipelago. E' stato anche ripresodal frequentato sito "Dhivehi
Observer News", orientato all'opposizione del regime del presidente
Gayoom.
Stando a quanto racconta il sito, le cose si sarebbero svolte nel modo
seguente.
La mattina del 26 dicembre, in largo anticipo sull'ora della catastrofe,
il centro di Honolulu che sorveglia l'Oceano, ha chiamato Malé chiedendo
di parlare con l'ufficio meteorologico dell'aeroporto. Fallito il primo
contatto, Honolulu ha tentato di parlare direttamente con il presidente.
Ma anche questo tentativo è fallito, perché Gayoom "era fuori, in
vacanza".
Si sono allora rivolti al ministero della Difesa. Anche qui il ministro
era fuori, ma per una riunione.
A quel punto gli hawaiani si sono accontentati di lasciare un messaggio a
una segretaria, spiegando che uno tsunami stava arrivando dall'Indonesia e
che sarebbe giunto alle Maldive in un paio d'ore.
Il messaggio è stato regolarmente passato all'ufficio del ministro
Shafeeu. Ma il contenuto dell'informazione risultava irrimediabilmente
distorto: "Il sig. T. Sumani arriverà fra due ore dall'Indonesia".
Il ministro, pur non conoscendo personalmente il signor Sumani, ha
comunque disposto che una delegazione, con tanto di cartello di
segnalazione, si recasse in aeroporto per ricevere degnamente il
personaggio.