Per questa notizia ci sembra doverosa la segnalazione
Dal sito web www.corriere.it :
Sì ai telefonini in volo Svolta di 4 compagnie
Il servizio annunciato da Air France, British, Tap e Ryanair Sì ai telefonini in volo Svolta di 4 compagnie Da settembre in Europa. Costerà 2 euro al minuto. Potranno essere usati anche Blackberry e computer portatili
MILANO — Business is business, spiacenti ma l’annuncio (largamente previsto) è arrivato: scomparirà l’ultima oasi di silenzio e di privacy, il non luogo dove ancora si riesce a leggere, studiare, riflettere e persino concedersi il lusso di una pennichella senza interruzioni. Sui voli aerei da settembre potremo usare il telefonino e/o Blackberry, mandare sms ed email.
La nota colonna sonora che fa da sfondo alle nostre vite ci accompagnerà anche nei viaggi aerei: le suonerie più o meno fantasiose, l’alienante bip dei messaggini colmeranno l’ultimo prezioso vuoto acustico. Addio non luogo allora, stare in aereo non sarà diverso dall’essere a casa o in ufficio. Chiunque potrà irrompere nel nostro spazio vitale, anzi peggio, perché saremo esposti anche ai collegamenti degli altri passeggeri e chiunque viaggi in treno sa di cosa si sta parlando. L’esperienza insegna che il richiamo a «etichetta» e «buon senso» è destinato a cadere nel vuoto (mai preso un pendolino?). Quindi rassegnazione, la pacchia è finita.
I dettagli dell’operazione li ha dati con entusiasmo chi ha fatto l’affare. All’Herald Tribune il signor Graham Lake, direttore commerciale della OnAir, l’azienda di communication services che fornirà il servizio alle compagnie aeree, ha spiegato che l’agenzia europea per la sicurezza dei voli ha dato il via libera. Tempo due mesi e sugli Airbus che hanno prenotato il servizio di OnAir cominceranno a trillare i cellulari e si spalancheranno i laptop lanciati ad alta velocità su connessioni WiFi che non hanno nulla da invidiare alle linee di casa e ufficio. E la sicurezza? «Fra il 10 e il 25% dei passeggeri e degli equipaggi tiene il telefonino acceso in volo nonostante il divieto — dimostrerebbe uno studio di OnAir —. Se fosse pericoloso si sarebbero verificati molti incidenti». Hanno già firmato il contratto Air France, British Airways, la portoghese Tap e la low cost Ryanair; il primo volo connesso sarà un Airbus A318 della compagnia di linea francese.
Addio annuncio-minaccia pre decollo che qualsiasi frequent flyer è in grado di recitare a memoria («ricordiamo ai passeggeri che è vietato l’uso di electronic devices»), d’ora in avanti i nostri potenti mezzi elettronici saranno i benvenuti a bordo, visto che il «traffico» porterà con sé nuove entrate per le sempre più sofferenti compagnie aeree. A proposito di conti: le chiamate cielo-terra ci costeranno mediamente 2 euro al minuto e gli sms 40 centesimi. Ma il costo effettivo della telefonata risulterà soltanto dalla bolletta, come avviene per le chiamate internazionali. «Giriamo la vostra telefonata via satellite al network Gsm — ha spiegato il signor Lake —. Ma per chiamare lo stesso numero dallo stesso volo il costo varia a seconda del vostro gestore».Ea proposito di regole: le connessioni a bordo saranno autorizzate non prima dei tremila metri di altezza, quindi bisognerà resistere più o meno quattro minuti dal decollo e dovranno essere interrotte dieci minuti prima dell’atterraggio. Almeno queste due brevi pause resteranno inviolate.
Ultima avvertenza: l’equipaggio ha facoltà di «gestire» il servizio, cioè di ridurlo; se l’aereo diventa troppo rumoroso possono decidere per l’opzione silenzio e autorizzare soltanto i messaggi di testo. E gli stessi dirigenti di OnAir — bontà loro — suggeriscono comunque alle compagnie di silenziare i voli nelle ore «notturne».
Federica Cavadini
21 giugno 2007
Ciao Claudia&Dario
Sì ai telefonini in volo Svolta di 4 compagnie
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