Gruppo Tuttomaldive Felicity Boat !!!
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panf panf, eccomi eccomi.
Sto facendo un elenco di cose da chiedere alla Seafari tutte in una volta, se ne avete altre scrivetemi via email. Per i teli mare purtroppo niente da fare, ma per le prese (PERò VERIFICO)
quando ci siamo stati noi ho caricato senza problemi sia la macchina fotografica che il pc.
Claudia
Sto facendo un elenco di cose da chiedere alla Seafari tutte in una volta, se ne avete altre scrivetemi via email. Per i teli mare purtroppo niente da fare, ma per le prese (PERò VERIFICO)
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Claudia
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A beneficio di tutti i nostri compagni di crociera, ma in generale per tutti "i subbi", riporto qui un articolo tratto dal sito DAN attinente problemi alle orecchie.
Non vogliatemene, non è una "gufata" ma ovviamente un aiuto.
Problemi auricolari comuni durante o dopo l'immersione:
Otite esterna: si tratta di un'infiammazione del condotto uditivo esterno causata, in genere, da un'infezione. Se l'orecchio rimane bagnato, l'umidità, con il calore corporeo, crea un habitat favorevole allo sviluppo incontrolato di alcuni microorganismi già normalmente presenti nel condotto stesso. Il canale appare arrossato, gonfio e spesso prude molto. Toccare, tirare o spingere il padiglione auricolare può provocare intenso dolore.
La chiave del trattamento è la prevenzione, specie nelle persone che hanno una paricolare suscettibilità al problema. La soluzione Domeboro (acqua, 2% acido acetico, acetato di alluminio, acetato di sodio e acido borico, prodotto dalla MSD) o soluzioni acide simili (anche una semplice soluzione di acido acetico al 5 % in alcool 85% e resto acqua, preparate dal farmacista), può funzionare come trattamento preventivo, in quanto l'acidificazione previene l'eccessivo sviluppo microbico, mentre i sali acetati o l'alcool aiutano ad eliminare l'acqua in eccesso dai tessuti del canale uditivo esterno. Per ottenere una certa efficacia occorre applicare il preparato ogni mattina prima delle immersioni ed ogni sera, piegando la testa da un lato e riempiendo il canale con la soluzione, che deve rimanere nel canale per cinque minuti. Dopo di che, si gira il capo dall'altro lato, si lascia uscire il liquido e si procede analogamente con l'altro orecchio. Questa procedura è utile come profilassi e non serve se l'infezione è già iniziata.
In casi di infezioni persistenti o ricorrenti è facile trovare una combinazione di Pseudomonas Aeruginosa e Candida Albicans, agenti patogeni normalmente presenti nel condotto uditivo esterno, ma non in quantità tali da generare infezione o disturbi, a meno che le condizioni locali non cambino a loro favore ed a sfavore dei micro-organismi dominanti in condizioni normali. In questo caso, ogni volta che si ripete la situazione di umidità del condotto, lavaggio del cerume ed innalzamento del pH, i micro-organismi opportunisti prendono il sopravvento sugli ospiti normali e generano i problemi.
In casi simili, e sempre dopo coltura batteriologica per confermare la natura del patogeno, si possono avere buoni risultati con la terapia antibiotica generale mirata e con una combinazione locale di gentamicina, polimixina b e neomicina. Questa non si trova sul mercato, ma può essere ottenuta associando preparati per uso locale (otorino, ma anche oftalmico) che contengano le diverse sostanze terapeutiche.
Per la prevenzione: il Domeboro o le soluzioni con 5% acido acetico in alcool 85%, ottengono due effetti importanti: antibatterico e disidratante. Importante, come detto sopra, è la modalità d'uso, sia prima che dopo l'immersione e con esposizione per un tempo sufficiente.
Non vogliatemene, non è una "gufata" ma ovviamente un aiuto.
Problemi auricolari comuni durante o dopo l'immersione:
Otite esterna: si tratta di un'infiammazione del condotto uditivo esterno causata, in genere, da un'infezione. Se l'orecchio rimane bagnato, l'umidità, con il calore corporeo, crea un habitat favorevole allo sviluppo incontrolato di alcuni microorganismi già normalmente presenti nel condotto stesso. Il canale appare arrossato, gonfio e spesso prude molto. Toccare, tirare o spingere il padiglione auricolare può provocare intenso dolore.
La chiave del trattamento è la prevenzione, specie nelle persone che hanno una paricolare suscettibilità al problema. La soluzione Domeboro (acqua, 2% acido acetico, acetato di alluminio, acetato di sodio e acido borico, prodotto dalla MSD) o soluzioni acide simili (anche una semplice soluzione di acido acetico al 5 % in alcool 85% e resto acqua, preparate dal farmacista), può funzionare come trattamento preventivo, in quanto l'acidificazione previene l'eccessivo sviluppo microbico, mentre i sali acetati o l'alcool aiutano ad eliminare l'acqua in eccesso dai tessuti del canale uditivo esterno. Per ottenere una certa efficacia occorre applicare il preparato ogni mattina prima delle immersioni ed ogni sera, piegando la testa da un lato e riempiendo il canale con la soluzione, che deve rimanere nel canale per cinque minuti. Dopo di che, si gira il capo dall'altro lato, si lascia uscire il liquido e si procede analogamente con l'altro orecchio. Questa procedura è utile come profilassi e non serve se l'infezione è già iniziata.
In casi di infezioni persistenti o ricorrenti è facile trovare una combinazione di Pseudomonas Aeruginosa e Candida Albicans, agenti patogeni normalmente presenti nel condotto uditivo esterno, ma non in quantità tali da generare infezione o disturbi, a meno che le condizioni locali non cambino a loro favore ed a sfavore dei micro-organismi dominanti in condizioni normali. In questo caso, ogni volta che si ripete la situazione di umidità del condotto, lavaggio del cerume ed innalzamento del pH, i micro-organismi opportunisti prendono il sopravvento sugli ospiti normali e generano i problemi.
In casi simili, e sempre dopo coltura batteriologica per confermare la natura del patogeno, si possono avere buoni risultati con la terapia antibiotica generale mirata e con una combinazione locale di gentamicina, polimixina b e neomicina. Questa non si trova sul mercato, ma può essere ottenuta associando preparati per uso locale (otorino, ma anche oftalmico) che contengano le diverse sostanze terapeutiche.
Per la prevenzione: il Domeboro o le soluzioni con 5% acido acetico in alcool 85%, ottengono due effetti importanti: antibatterico e disidratante. Importante, come detto sopra, è la modalità d'uso, sia prima che dopo l'immersione e con esposizione per un tempo sufficiente.
Paola, Enry e Antonio (Ihuru 1991 Madoogali 1992 Alimatha 2004 Alimatha 2006 Giulia Boat 2007 Felicity Boat 2008 ...)
Sii sempre come il mare, che infrangendosi contro le rocce trova sempre la forza di riprovarci. (Jim Morrison)
Sii sempre come il mare, che infrangendosi contro le rocce trova sempre la forza di riprovarci. (Jim Morrison)
soluzioni acide simili (anche una semplice soluzione di acido acetico al 5 % in alcool 85% e resto acqua, preparate dal farmacista)
una mia amica sub con ricorrenti ottiti da quando usa questa soluzione come prevenzione ha risolto il problema
sulla barca, subito dopo l'immersione, si mette alcune goccie di preparato tenendolo per alcuni minuti come descritto, e non corre più il rischio di dover rinunciare ad andare sott'acqua come le succedeva spesso.
Maitai
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beh se hai una di quelle bellissime spine svizzere con la terra, rinuncia!
Con quelle a due poli di solito non ci sono problemi (caricabatterie).
ciao Marina
Con quelle a due poli di solito non ci sono problemi (caricabatterie).
ciao Marina
FROG ha scritto:Vale anche per noi rossocrociati????Claudia&Dario ha scritto:Mi è arrivata la conferma che per le spine non serve adattatore
Claudia
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