L'hotel è posizionato sulla strada dello stelvio ed è affacciato sulla piana di Bormio, che domina dalla sua posizione sopraelevata.
Per questa occasione avrei voluto concedermi una suite (stanza con visione panoramica e poco più costosa delle camere standard), ma non essendo disponibili ho dovuto "ripiegare" su una camera "normale", nella fattispecie la camera G che è una camera mansardata.
In effetti questa camera di normale non ha proprio niente. E' bellissima. La collocazione nel sottotetto la rende davvero accogliente. La sua dimensione inoltre è davvero notevole (almeno 35 mq.) ed è dotata di un letto a due piazze e mezza, di una poltrona e di una chaiselongue davvero comoda. L'arredamento della camera, in stile rustico, le regala un atmosfera retrò che si sposa ottimamente con la "storicità" della location, infatti le terme dei bagni vecchi sono conosciute fin dall'epoca romana. All'interno della stanza c'è anche una macchinetta per prepararsi il caffè o il the con un buon numero di varietà di queste bevande.
Il punto forte comunque di questo albergo e che lo rende assolutamente affascinante, è decisamente e senza paura di smentita, il suo percorso termale.
Dalle stanze infatti si accede direttamente in accappatoio e ciabatte (forniti dal resort e cambiati tutte le volte che se ne ha bisogno) alla sezione della SPA per chi non o sapesse è l’acronimo del detto latino “salus per aquam” ovvero “la salute attraverso l’acqua”. Per inciso è possibile accedere alle terme dei bagni vecchi anche da esterni ma l'orario è ristretto (dalle dieci alle diciotto) rispetto agli ospiti dell'albergo (dalle otto alle venti) e inoltre il numero degli accessi riservati agli esterni è limitato. In alta stagione è possibile che vi vediate rifiutare l'ingresso.
Tornando a noi, il numero di vasche idromassaggio, saune, cascate d’acqua, sale relax aromatizzate e non, è davvero altissimo. In particolare voglio solo ricordare alcune esperienze.
Tre volte al giorno esiste la possibilità di fare una sauna particolare. Nella sezione denominata “i bagni dell’arciduchessa” è possibile sperimentare un tipo di sauna “aromatica”; infatti, all’acqua della sauna viene aggiunta una particolare essenza (nel nostro caso il caffè) e un “maestro di benessere” spiega gli effetti positivi della sauna e dell’essenza che si sta respirando. Il caldo è micidiale ma la sensazione è fantastica, soprattutto quando alla fine, su incitamento del “maestro” , che si chiamava Romina nel nostro caso, ti getti in testa un secchio di acqua gelida oppure ti immergi in una vasca di acqua fredda. Successivamente vengono offerte agli ospiti delle cialde con una crema dello stesso gusto della sauna e dell’acqua per reintegrare gli zuccheri che si sono persi con il sudore.
Se si vuole sudare per espellere le tossine e per rilassarsi e nello stesso tempo perdersi in fantasticherie su come dovevano essere le terme ai tempi dei romani, ci si può immergere nelle due vasche posizionate di fianco alla bellissima e suggestiva chiesetta. I locali qui sono volutamente lasciati “naturali”, senza rivestimenti particolari. La luce che filtra dalle piccole finestrelle e che si riflette sull’acqua crea degli effetti davvero piacevoli. L’acqua calda fa il resto.
Di tutt’altra natura invece è la sala relax della cromoterapia.
In questa sala, ci si puo’ rilassare su dei morbidi materassi appoggiati sul pavimento coccolati da una musica rilassante (per tutti ma non per me, che essendo moooolto curioso, finisco per concentrarmi sulla musica e non mi rilasso) e da piacevoli colori che cambiano continuamente di intensità e tono.
Infine merita una menzione particolare quella che io credo sia davvero e in assoluto una meraviglia del mondo. La piscina esterna. A questa vasca si accede dall’interno della struttura tramite una scala in legno. Si percorrono pochi passi nell’acqua che arriva alle ginocchia e dopo aver sceso ancora due gradini si è all’esterno. Dai bordi della piscina si ha una visuale eccezionale che spazia dalle piste da sci (e chi è appassionato di sci come me non può non essere emozionato davanti a quello spettacolo), alla piana di Bormio, alla montagna del passo dello Stelvio che incombe sulla piscina e sull’albergo quasi come se volesse schiacciarli.
Non riuscirò mai a farvi capire cosa si prova quando immersi dentro nell’acqua con questo panorama straordinario intorno ci si lascia cullare dai getti degli idromassaggi o ancora ci si lascia accarezzare dalla dolcezza dell’acqua calda che esce dalle bocchette in legno che sono disposte su due lati della vasca, magari con un bel sole che si appoggia sul vostro viso.
E siccome non riuscirò a farvi rivivere questa magia vi lascio con qualche immagine di questa meraviglia.
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