Maldive e guerra
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Maldive e guerra
Quanti di voi sono andati al giardino botanico di Malè e sono passati accanto al piccolo museo delle Maldive?(Spero che lo tsunami non abbia distrutto le piante del giardino botanico, avete info?)
Se lo avete fatto avrete sicuramente visto quel suppostone nero che è un siluro tedesco della Prima Guerra Mondiale. La guida maldiviana ci disse che nessuno sapeva da dove arrivasse.
Ebbene, siccome sonocurioso, ho scartabellato un pò tra i miei libri e le enciclopedie.
Ritengo che quel siluro appartenesse all'incrociatore tedesco Emden, della marina del Kaiser. Si trovava in oriente quando scoppiò la guerra ed al suo comandante fu ordinato d'intraprendere azioni di disturbo al naviglio inglese e francese. Come un corsaro navigò in lungo ed in largo l'Oceano Indiano a caccia di mercantili, usando ogni strtagemma possibile e mettendo a segno dei "colpi" memorabili. Per ben due volte attraversò proprio le nostre Maldive.
Oltre alle sue mirabolanti azioni il comandante della nave divenne noto per la grande umanità con cui trattava gli equipaggi delle navi che affondava.
Ovviamente la marina inglese gli diede una caccia serrata e finalmente riuscì ad intercettarlo. Sbarcati su una scialuppa i suoi prigionieri, il comandante dell'Emden accetò il combattimento in condizioni d'inferiorità. Ormai ridotto ai minimi termini, il comandante portò la sua nave ad incagliarsi sui bassi fondali di un'isoletta nell'Oceano Indiano meridionale per consentire al suo equipaggio di mettersi in salvo. L'Emden è ancora là, ormai ridotto ad un cumulo di ruggine mentre le gesta del suo comandante sono considerate in tutto il mondo navale come un esempio di cavalleria nella guerra sul mare e saranno imitate dai suoi successori nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Il siluro delle Maldive potrebbe essere un siluro lanciato contro un mercantile (privo di equipaggio, era la prassi), ma che ha mancato il bersaglio, oppure può essere stato abbandonato dall'equipaggio della nave perché era difettoso, quindi inutile ed ingombrante.
Credo sia ovvio che la testata esplosiva sia stata rimossa quando è stato abbandonato, o durante il recupero o che si sia sciolta dopo decenni di permanenza in mare, in caso contrario sarebbe terribilmente periciolosa.
Mi sembra strano comunque che chi dirige il museo ignori la provenienza dell'ordigno, pertanto qualcuno li può avvisare che forse ho scoperto da che parte arriva?
Scusate si vi ho annoiato con questo messaggio.
W le Maldive!
Se lo avete fatto avrete sicuramente visto quel suppostone nero che è un siluro tedesco della Prima Guerra Mondiale. La guida maldiviana ci disse che nessuno sapeva da dove arrivasse.
Ebbene, siccome sonocurioso, ho scartabellato un pò tra i miei libri e le enciclopedie.
Ritengo che quel siluro appartenesse all'incrociatore tedesco Emden, della marina del Kaiser. Si trovava in oriente quando scoppiò la guerra ed al suo comandante fu ordinato d'intraprendere azioni di disturbo al naviglio inglese e francese. Come un corsaro navigò in lungo ed in largo l'Oceano Indiano a caccia di mercantili, usando ogni strtagemma possibile e mettendo a segno dei "colpi" memorabili. Per ben due volte attraversò proprio le nostre Maldive.
Oltre alle sue mirabolanti azioni il comandante della nave divenne noto per la grande umanità con cui trattava gli equipaggi delle navi che affondava.
Ovviamente la marina inglese gli diede una caccia serrata e finalmente riuscì ad intercettarlo. Sbarcati su una scialuppa i suoi prigionieri, il comandante dell'Emden accetò il combattimento in condizioni d'inferiorità. Ormai ridotto ai minimi termini, il comandante portò la sua nave ad incagliarsi sui bassi fondali di un'isoletta nell'Oceano Indiano meridionale per consentire al suo equipaggio di mettersi in salvo. L'Emden è ancora là, ormai ridotto ad un cumulo di ruggine mentre le gesta del suo comandante sono considerate in tutto il mondo navale come un esempio di cavalleria nella guerra sul mare e saranno imitate dai suoi successori nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Il siluro delle Maldive potrebbe essere un siluro lanciato contro un mercantile (privo di equipaggio, era la prassi), ma che ha mancato il bersaglio, oppure può essere stato abbandonato dall'equipaggio della nave perché era difettoso, quindi inutile ed ingombrante.
Credo sia ovvio che la testata esplosiva sia stata rimossa quando è stato abbandonato, o durante il recupero o che si sia sciolta dopo decenni di permanenza in mare, in caso contrario sarebbe terribilmente periciolosa.
Mi sembra strano comunque che chi dirige il museo ignori la provenienza dell'ordigno, pertanto qualcuno li può avvisare che forse ho scoperto da che parte arriva?
Scusate si vi ho annoiato con questo messaggio.
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Ma che bello! Un topic interessantissimo! Molto piacevole, complimenti Starcruiser!
Ps. Tra 45 giorni non ti perdere l’uscita di Episode VI!
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Obi Max - max@tuttomaldive.it
Taj Coral Reef – 2004 ; Lohifushi – 2004; Nika – 2005; Madoogali - 2005; Gangehi - 2005; Nika – 2006
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Starcruiser, il siluro era tutto intero e sempre al suo posto domenica scorsa 24 aprile. L'ho visto con i miei occhi. Credo che nel frattempo si siano però informati sulla sua provenienza e sulla sua storia perchè vi hanno appiccicato una targhetta con delle date e qualche nome.
Mi spiace solo non averlo fotografato per te.
Ciao Ciao
Perla
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Perla
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Direi proprio che è stato risparmiato o comunque l'acqua è defluita molto velocemente tanto da non lasciare alcuna traccia. Gli alberi di frangipani erano al loro posto ed anche le piantine di ginger ai lati del vialetto d'entrata, quel bellissimo fiore rosso che io adoro. Ed anche l'albero più vecchio della capitale è al suo posto. E l'omino maldiviano seduto alla sinistra del cancello che alza ed abbassa la bandiera nazionale alle sei del mattino ed alle sei della sera.
La mia impressione, rivedendo la capitale dopo un anno e dopo il disastro, è stata.....Almeno qui, è come l'ho lasciata un anno fa. Mi ha però colpito una frase di un ragazzo maldiviano che ci ha accompagnato, accodandosi a noi durante il nostro consueto giro in attesa del volo di rientro. Continuava a ripetere:
" Quel giorno abbiamo creduto che il nostro tempo fosse finito. Abbiamo bisogno di voi.Abbiamo bisogno del turismo"
Sono rimasta senza parole ed ho promesso a me stessa che avrei fatto di tutto per convincere quante più persone possibile a trascorrere almeno una settimana in quel meraviglioso paradiso che sia chiama Maldive!!
Perla
La mia impressione, rivedendo la capitale dopo un anno e dopo il disastro, è stata.....Almeno qui, è come l'ho lasciata un anno fa. Mi ha però colpito una frase di un ragazzo maldiviano che ci ha accompagnato, accodandosi a noi durante il nostro consueto giro in attesa del volo di rientro. Continuava a ripetere:
" Quel giorno abbiamo creduto che il nostro tempo fosse finito. Abbiamo bisogno di voi.Abbiamo bisogno del turismo"
Sono rimasta senza parole ed ho promesso a me stessa che avrei fatto di tutto per convincere quante più persone possibile a trascorrere almeno una settimana in quel meraviglioso paradiso che sia chiama Maldive!!
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E va bene! Mi hai convinto… Ci torno!Perla ha scritto:Sono rimasta senza parole ed ho promesso a me stessa che avrei fatto di tutto per convincere quante più persone possibile a trascorrere almeno una settimana in quel meraviglioso paradiso che sia chiama Maldive!!
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