Cielo d'Ottobre
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Cielo d'Ottobre
Il pianeta Giove http://it.wikipedia.org/wiki/Giove_(astronomia) continua a muoversi fra le stelle del Sagittario http://it.wikipedia.org/wiki/Sagittario_(astronomia) , sempre ben visibile verso SUDOVEST e tende ad anticipare il suo tramonto.
All’inizio del mese, ad EST, intorno alla mezzanotte, sorge la costellazione del Toro http://it.wikipedia.org/wiki/Toro_(costellazione) .
In un cielo pulito e lontano da luci parassite, la costellazione dimostra tutta la sua magnificenza. E’ una delle più antiche e raffigura l’ormai estinto toro dalle corna lunghe (visibile negli affreschi del palazzo di Cnosso http://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_di ... _di_Cnosso ed in altre raffigurazioni antiche.
Dall’equatore lo si vede a testa in giù. La testa è ben visibile, disegnando una grossa V, che inizia con la stella Aldebaran http://it.wikipedia.org/wiki/Aldebaran nel corno destro (quello basso, destro del Toro, sinistro per chi osserva). Poco più su dalla testa, si osserva una sorta di nebbiolina che per gli antichi rappresentava la gobba del Toro.
La V è composta dall’ammasso delle Iadi http://it.wikipedia.org/wiki/Iadi , la gobba è invece nota come ammasso delle Pleiadi http://it.wikipedia.org/wiki/Pleiadi_(astronomia) . La stella Aldebaran è posta tra le Iadi solo prospetticamente, non ha alcun legame fisico con loro trovandosi tra le Iadi ed il Sole http://it.wikipedia.org/wiki/Sole .
Guardando verso la costellazione del Toro, il vostro sguardo va in direzione di uno dei bracci a spirale della nostra Via Lattea http://it.wikipedia.org/wiki/Via_lattea che si sta allontanando verso lo spazio extragalattico. Questi bracci si lasciano dietro una scia di stelle giovanissime e le Iadi e le Pleiadi lo sono. Vedremo un'altra volta come nascono le stelle nei bracci quando vi parlerò della costellazione d’Orione http://it.wikipedia.org/wiki/Orione_(costellazione) .
Le Pleiadi sono molto più giovani delle Iadi. Osservandole ad occhio nudo si nota solo un chiarore diffuso, ma guardandole con la coda dell’occhio si ha sensazione di vederle una per una, perché le zone periferiche del nostro occhio sono molto più sensibili di quelle frontali. Con un piccolo binocolo si possono già osservare distintamente, immerse in un chiarore lattiginoso. Questo chiarore è quanto resta della nube di polveri e gas da cui sono nate e che ha fatto loro da incubatrice.
Anche le Iadi sono nate allo stesso modo, ma molto tempo prima. Una volta nate le stelle si disperdono lentamente nello spazio galattico.
Le stelle che compongono i due ammassi sono delle giganti blu http://it.wikipedia.org/wiki/Gigante_blu , molto più grandi e luminose del Sole, ma il loro splendore è destinato a spegnersi molto prima della fine del nostro Sole, infatti gli astronomi hanno scoperto che tanto più una stella è grande e luminosa, tanto prima muore.
Tornando ai pianeti http://it.wikipedia.org/wiki/Pianeti , fate attenzione al tramonto verso fine mese, il pianeta Venere http://it.wikipedia.org/wiki/Venere_(astronomia) si stà allontanando dal Sole ed è visibile come una stella brillante nel cielo ancora chiaro, ovviamente verso OVEST.
Intorno alla metà del mese c’è la Luna piena http://it.wikipedia.org/wiki/Luna_piena . Suggestiva per le luci che crea di notte, ma la sua luce offusca quella delle stelle e della Via Lattea. Quando è in forma fa la prima donna e vuole tutte le attenzioni su di se. Chi possedesse un piccolo binocolo può osservare la Luna, ma eviti d’osservarla quando è piena. Abbaglia e non mostra molto d’interessante. Meglio quando è in una delle sue fasi http://it.wikipedia.org/wiki/Fasi_lunari e lungo il terminatore, quella linea che separa il lato illuminato da quello buio. E’ possibile vedere i picchi illuminati posti in crateri ancora in ombra.
Dopo il tramonto è possibile vedere tramontare prima la costellazione della Lira http://it.wikipedia.org/wiki/Lira_(costellazione)
(si, quella più nota è stata tramontata dall’Euro) con la brillante stella Vega http://it.wikipedia.org/wiki/Vega , subito dopo la grande croce del Cigno http://it.wikipedia.org/wiki/Cygnus_(astronomia) evidenziata dalla stella Deneb http://it.wikipedia.org/wiki/Deneb .
Spero di non avervi annoiato e che i miei rimandi alle pagine di Wikipedia vi siano graditi. Per dubbi o curiosità (ma anche se ho commesso errori!) chiedete.
Buone osservazioni e Buone Maldive.
All’inizio del mese, ad EST, intorno alla mezzanotte, sorge la costellazione del Toro http://it.wikipedia.org/wiki/Toro_(costellazione) .
In un cielo pulito e lontano da luci parassite, la costellazione dimostra tutta la sua magnificenza. E’ una delle più antiche e raffigura l’ormai estinto toro dalle corna lunghe (visibile negli affreschi del palazzo di Cnosso http://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_di ... _di_Cnosso ed in altre raffigurazioni antiche.
Dall’equatore lo si vede a testa in giù. La testa è ben visibile, disegnando una grossa V, che inizia con la stella Aldebaran http://it.wikipedia.org/wiki/Aldebaran nel corno destro (quello basso, destro del Toro, sinistro per chi osserva). Poco più su dalla testa, si osserva una sorta di nebbiolina che per gli antichi rappresentava la gobba del Toro.
La V è composta dall’ammasso delle Iadi http://it.wikipedia.org/wiki/Iadi , la gobba è invece nota come ammasso delle Pleiadi http://it.wikipedia.org/wiki/Pleiadi_(astronomia) . La stella Aldebaran è posta tra le Iadi solo prospetticamente, non ha alcun legame fisico con loro trovandosi tra le Iadi ed il Sole http://it.wikipedia.org/wiki/Sole .
Guardando verso la costellazione del Toro, il vostro sguardo va in direzione di uno dei bracci a spirale della nostra Via Lattea http://it.wikipedia.org/wiki/Via_lattea che si sta allontanando verso lo spazio extragalattico. Questi bracci si lasciano dietro una scia di stelle giovanissime e le Iadi e le Pleiadi lo sono. Vedremo un'altra volta come nascono le stelle nei bracci quando vi parlerò della costellazione d’Orione http://it.wikipedia.org/wiki/Orione_(costellazione) .
Le Pleiadi sono molto più giovani delle Iadi. Osservandole ad occhio nudo si nota solo un chiarore diffuso, ma guardandole con la coda dell’occhio si ha sensazione di vederle una per una, perché le zone periferiche del nostro occhio sono molto più sensibili di quelle frontali. Con un piccolo binocolo si possono già osservare distintamente, immerse in un chiarore lattiginoso. Questo chiarore è quanto resta della nube di polveri e gas da cui sono nate e che ha fatto loro da incubatrice.
Anche le Iadi sono nate allo stesso modo, ma molto tempo prima. Una volta nate le stelle si disperdono lentamente nello spazio galattico.
Le stelle che compongono i due ammassi sono delle giganti blu http://it.wikipedia.org/wiki/Gigante_blu , molto più grandi e luminose del Sole, ma il loro splendore è destinato a spegnersi molto prima della fine del nostro Sole, infatti gli astronomi hanno scoperto che tanto più una stella è grande e luminosa, tanto prima muore.
Tornando ai pianeti http://it.wikipedia.org/wiki/Pianeti , fate attenzione al tramonto verso fine mese, il pianeta Venere http://it.wikipedia.org/wiki/Venere_(astronomia) si stà allontanando dal Sole ed è visibile come una stella brillante nel cielo ancora chiaro, ovviamente verso OVEST.
Intorno alla metà del mese c’è la Luna piena http://it.wikipedia.org/wiki/Luna_piena . Suggestiva per le luci che crea di notte, ma la sua luce offusca quella delle stelle e della Via Lattea. Quando è in forma fa la prima donna e vuole tutte le attenzioni su di se. Chi possedesse un piccolo binocolo può osservare la Luna, ma eviti d’osservarla quando è piena. Abbaglia e non mostra molto d’interessante. Meglio quando è in una delle sue fasi http://it.wikipedia.org/wiki/Fasi_lunari e lungo il terminatore, quella linea che separa il lato illuminato da quello buio. E’ possibile vedere i picchi illuminati posti in crateri ancora in ombra.
Dopo il tramonto è possibile vedere tramontare prima la costellazione della Lira http://it.wikipedia.org/wiki/Lira_(costellazione)
(si, quella più nota è stata tramontata dall’Euro) con la brillante stella Vega http://it.wikipedia.org/wiki/Vega , subito dopo la grande croce del Cigno http://it.wikipedia.org/wiki/Cygnus_(astronomia) evidenziata dalla stella Deneb http://it.wikipedia.org/wiki/Deneb .
Spero di non avervi annoiato e che i miei rimandi alle pagine di Wikipedia vi siano graditi. Per dubbi o curiosità (ma anche se ho commesso errori!) chiedete.
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