Quattro giorni dedicati alla fotografia. Per chi è appassionato o esperto, ma anche per chi è curioso o alle prime armi
MILANO - Quattro giornate milanesi dedicate alla fotografia. E non soltanto per chi è appassionato o esperto, ma anche per chi è curioso o alle prime armi con il mondo digitale. Gli appuntamenti di «Fotografica 08», aperti al pubblico e completamente gratuiti, offrono seminari e incontri con i professionisti del settore. C’è pure la possibilità di imparare a usare una reflex digitale o una videocamera. E non importa se ne siete sprovvisti: gli organizzatori della rassegna ne mettono a disposizione un bel po’, basta compilare un modulo d’iscrizione appena giunti allo spazio Forma.
«Sono sufficienti appena due ore per imparare a fotografare — assicura Denis Curti, curatore dell’evento —. Lo dimostreremo con il mini-corso destinato a svelare i primi trucchi del mestiere ai nuovi adepti del digitale». Arrivato alla seconda edizione, il Festival internazionale di fotografia tra le numerose opportunità offre a fotografi affermati o photo editor di riviste e agenzie l’occasione di mostrare il proprio portfolio per avere consigli o indicazioni che gli consentano di approfondire e sviluppare una tematica.
«Uno dei grandi cambiamenti nel mondo della fotografia riguarda i luoghi di lavoro, come giornali, riviste e agenzie, dove le persone hanno dovuto inventarsi nuove professionalità per affrontare la sfida delle innovazioni tecnologiche», continua Denis Curti, che sarà presente al dibattito sull’argomento insieme a Roberto Koch e Grazia Neri.
Fra gli autori che parteciperanno a incontri e seminari — oltre a Tim Hetherington, vincitore del World Press Photo 2007 —, ci saranno Giovanni Gastel, fotografo di moda e pubblicità, Massimo Siragusa, sperimentatore di nuove tecniche, Massimo Sestini fotoreporter tra cronaca e costume, e Carlo Borlenghi esperto di immagini sportive. Ma ovviamente ci si può anche limitare ad ammirare i numerosi scatti in mostra. Ci sono quelli che hanno vinto l’edizione Fotografica 2007, un lavoro di Sarah Moon e un reportage in bianco e nero di Cristina Francesconi sullo sfruttamento minorile nel terzo mondo (in collaborazione con Cesvi - Cooperazione e Sviluppo). «CliCiak» è una mostra dedicata ai fotografi di scena sui set cinematografici e «Migrart, volti di una nuova Milano» è un reportage di Alex Majoli e Lorenzo Pesce su Milano, sulla città multietnica vista attraverso i volti degli stranieri.
«I personaggi che abbiamo invitato quest’anno rappresentano un ponte tra la fotografia e gli altri mondi dell’espressione artistica — sottolinea Curti —. Ci sono la letteratura con Andrea De Carlo, il cinema con Maria Sole Tognazzi e la televisione con Camila Raznovich. Questi collegamenti, ormai consolidati, rappresentano il frutto di un’evoluzione del settore che, grazie a una tecnica resa più semplice dall’avvento del digitale, coinvolge una platea sempre maggiore e stimola gli artisti ad allargare i loro orizzonti».
A Milano, Spazio Forma, Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 (e via Pietro Custodi, 6) dal 27 al 30 novembre. Ingresso gratuito
Manuela Pelati
