TERREMOTO E MAREMOTO IN THAILANDIA, SRi LANKA PROBABILE ANCHE MALDIVE

[tartali]

Azemar ha dichiarato (ho un fax) che Bandos, Bathala, Makunudu, Cocoa, Vilamendhoo sono totalmente operativi.

Quindi chi non parte lo fa per sua scelta.

Problemi si sono avuti a Olhuveli e Dhidhoo Finolhu.

Se avete domande il consiglio è chiamate Azemar direttamente.

[noè]

La mia opinione, in risposta a CARLO ALBERTO :
quando alle Maldive, ci sono stato io, lo scorso ottobre, il catalogo del T.O. chiedeva (dico chiedeva, perchè ho goduto di uno sconto del 30%):
1.320 € per 9 giorni, compreso trasferimento in idrovolante
poi per il solo soggiorno di una settimana 315 €...
Vogliamo fare un po' di conti e quantificare spese e costi? Provar ad indovinare i guadagni che si riservano le varie parti (del resto su investimenti fatti all'uopo)?
Ed ancora, lo stipendio del cuoco, del cameriere, dell'inserviente alle stanze, del giardiniere, del fattorino che porta i bagagli, e di tutti quelli che lavano, stirano, riparano...
SONO DISPIACIUTO DI NON ESSERCI RIMASTO PER UN MESE!!
...credo proprio che ci tornerò!!
Non avermene a male Amico iscritto.

Superciao a tutti gli Amici del FORUM

Sempre vostro noè

[Luigi]

Si bravo il mio saputello anonimo perchè non cominci ad inviare soldi invece che sparare sentenze. I maldiviani secondo te il cibo come lo comprano? con le tue generose offerte o con i soldi che ricavano dal turismo?

Cara signorina Anna, il fatto che io siA anonimo è perchè lo sono quanto te agli occhi di tutti.
Tu ti chiami Anna, io Luigi.
Il forum di Tuttomaldive (ringrazio Claudia&Dario ) consente la non-registrazione per scrivere un messaggio.
Tu NON HAI NESSUN IDENTIFICATIVO IN PIU' DI ME!

Per venire al problema, non penso vi dimentichiate che ai maldiviani rimangono le briciole di tutto il flusso di denaro!
Forse, forse, riescono ad ottenere più aiuti da questo cataclisma con le organizzazioni umanitarie che non da turisti che hanno bisogno solo di sdraiarsi in spiaggia a prendere il sole.
Per di più con l'aggravante, magari, di essere di intralcio ai soccorsi.

Questo non vuol dire non ritornare alle Maldive ma tornarci quando, IN PRIMIS, la situazione emergenza sia passata.

LUIGI

[Carlo Alberto]

ehi non facciamo polemiche inutili in un simile momento!
cerchiamo di ricordare quello che è successo ed ad aiutare i maldiviani ma per favore non sostenete che per il loro bene dobbiamo partire in questi giorni.
Le rispostine brevi e i "BRAVO!!!" E LE SCRITTE A CARATTEI CUBITALI tenetevele per altri momenti.
si aspetti almeno il tempo per riorganizzare le isole e per pregare i morti.

[Ospite]

Il volo di oggi di Eurofly delle 15,30 era pronto a partire con i turisti.
La Farnesina ha vietato il viaggio con i turisti.
Le persone che avevano deciso di subire il ricatto o che volevano partire (io, come avete letto, avevo già rinunciato) sono andate a Malpensa con le valige.
Arrivati là, sembrava tutto a posto, ma Eurofly rimandava la partenza.
Alle 17 era ancora vuoto e la gente in attesa, con check in fatto.
Verso le 18 è arrivato il divieto della Farnesina al volo passeggeri e ha obbligato Eurofly al volo umanitario con medici, volontari e aiuti.
Tour Operator incazzati neri.
Questo per i charter.
I voli di linea invece partono regolarmente (Emirates, Alitalia, Tirolia...) con i passeggeri a bordo.
I Tour Operator e le Agenzie di Viaggio considerano il problema Maldive già superato.
Addirittura si sentono perseguitati dal Governo.
Il grande problema è: chi paga o chi rimborsa i turisti.
Se non interviene il Governo con aiuti a fondo perduto non possono pagare o rimborsare nessuno.
Forse dovremmo fare degli SMS anche pro Tour Operator ??????
Il casino è totale.....

gordon

[Santo#419]

Qualcuno di coloro che hanno la patrenza imminente, per sentirsi più tranquillo con se stesso ha sussurrato che per è anche per il l bene dei Maldiviani che dobbiamo partire in questi giorni.
Partire in questi giorni significa solo pensare a noi stessi, ed è umano per chi ha già pagato e per chi dopo un anno di duro lavoro decide di prendersi una settimana
L' importante è che, oltre a se stessi, si pensi un pò anche agli altri magari inviando un 2-3% della cifra che abbiamo speso per la vacanza a favore di chi soffre.
Potrebbe essere un modo per sentrci un pò più tranquilli con la coscienza.
Ci è capitato per un "adeguamento carburante", trasformiamolo almeno in un "adeguamento coscienza".

[cristallina]

Io sarei dovuta partire il 9 gennaio per alimathà. HO DECISO DI NON PARTIRE.
Alpitour, contattata al call center oggi pomeriggio dice che il volo del 9/01 è confermasto e se non voglio partire è un problema mio: pagherò le penali per il rimborso o per il cambio di destinazione. Staremo a vedere!!!

[Davidebenasso]

.....Ciao a tutto il forum.....io sarei dovuto partire il 5/2......e chiaramente ho rinunciato.........come si puo' andare su un' isola che "apparentemente" nn ha subito danni e pensare di fare il bagno dove c'è gente che ha tirato l'ultimo respiro.......io chi parte adesso nn riesco propio a classificarlo....cmq........i tuor operator stanno giocando sporco......pensate che solo perchè ho deciso di cambiare destinazione(andremo in messico)...e nn voglio il risarcimento.....mi hanno detto che gli devo pagare il 10% di penale.......ma non sono mica tanto normali.........cioe' si cerca di lucrare di fronte ad un disastro biblico..

[carabasse]

Scusate se mi inserisco nella conversazione, ma dire che non si dovrebbe partire e che è assurdo pensare ad una vacanza alle Maldive e poi effettuare un cambio destinazione io lo trovo... vogliamo dire "un po' curioso"?
Se le isole presso le quali si ha prenotato un soggiorno sono agibili, perchè stare a casa? Se se ne vuol fare una questione di "delicatezza" allora non si dovrebbe proprio andare da nessuna parte, ma allora non dovremmo dimenticare che ogni giorno e addirittura per causa umana e non naturale (e quindi ben più grave, ingiusta e umanamente inaccettabile) il mondo è flagellato da azioni orrende, è percorso da migliaia di morti ingiuste. Secondo il principio che ho più volte letto nel forum non si dovrebbe viaggiare mai.
Io partirei se fossi diretta in un luogo non danneggiato e nel quale mi è consentito andare senza intralciare in nessun modo il lavoro della protezione civile o dei servizi umanitari. Se andare su un isola delle Maldive non comporta un problema per gli aiuti umanitari, io andrei. Stare a casa equivale a privare di una grossa parte dello stipendio il cameriere, il facchino, l'housekeeping, il ragazzo che mi porta in escursione. Significa che il cingalese, il maldiviano, l'indonesiana ai quali serve assolutamente il denaro per poter ricostruire la casa della sua famiglia, per farli mangiare avranno un danno ulteriore causato da me, oltre a quello tremendo causato dallo tsunami. Certo è chiaro che se non si è nello stato d'animo di partire non lo si deve fare, ma operare un cambio di destinazione, giustificandolo come un segno di rispetto, di delicatezza, a volte ho perfino letto di lutto verso le popolazioni colpite a me non sembra una bella cosa. Ma è un parere personale.
Con cosa ricostruiranno le loro barche i pescatori? Con cosa ripareranno le loro case? In questo momento il personale delle isole non colpite cosa spererà pensando ai turisti? Che stiano a casa o che riprendano al più presto a viaggiare?

[visitatore]

Buon giorno a tutti,
in questo momento è inutile e poco rispettoso partire per una vacanza alle Maldive,c'è gente che soffre e a meno che non si vada x portare aiuti non vedo l'utilitaà del turista.
Giusy

[ferrari.m]

Scusate se mi inserisco nella conversazione, ma dire che non si dovrebbe partire e che è assurdo pensare ad una vacanza alle Maldive e poi effettuare un cambio destinazione io lo trovo... vogliamo dire "un po' curioso"?
Se le isole presso le quali si ha prenotato un soggiorno sono agibili, perchè stare a casa? Se se ne vuol fare una questione di "delicatezza" allora non si dovrebbe proprio andare da nessuna parte, ma allora non dovremmo dimenticare che ogni giorno e addirittura per causa umana e non naturale (e quindi ben più grave, ingiusta e umanamente inaccettabile) il mondo è flagellato da azioni orrende, è percorso da migliaia di morti ingiuste. Secondo il principio che ho più volte letto nel forum non si dovrebbe viaggiare mai.
Io partirei se fossi diretta in un luogo non danneggiato e nel quale mi è consentito andare senza intralciare in nessun modo il lavoro della protezione civile o dei servizi umanitari. Se andare su un isola delle Maldive non comporta un problema per gli aiuti umanitari, io andrei. Stare a casa equivale a privare di una grossa parte dello stipendio il cameriere, il facchino, l'housekeeping, il ragazzo che mi porta in escursione. Significa che il cingalese, il maldiviano, l'indonesiana ai quali serve assolutamente il denaro per poter ricostruire la casa della sua famiglia, per farli mangiare avranno un danno ulteriore causato da me, oltre a quello tremendo causato dallo tsunami. Certo è chiaro che se non si è nello stato d'animo di partire non lo si deve fare, ma operare un cambio di destinazione, giustificandolo come un segno di rispetto, di delicatezza, a volte ho perfino letto di lutto verso le popolazioni colpite a me non sembra una bella cosa. Ma è un parere personale.
Con cosa ricostruiranno le loro barche i pescatori? Con cosa ripareranno le loro case? In questo momento il personale delle isole non colpite cosa spererà pensando ai turisti? Che stiano a casa o che riprendano al più presto a viaggiare?

Per fortuna c'è chi riesce a fare interventi sensati!
Sottoscrivo in pieno quanto scritto da Carabasse.

[visitatore]

Dimenticavo,se fosse successo in Italia e avessi visto dei turisti stranieri sdraiati nelle spiaggie,mi sarebbero girate!
Giusy

[claudianna]

carabasse,
come ho già avuto modo di scrivere in altro argomento concordo pienamente con te.
Chi continua ad asserire il contrario sicuramente dovrebbe pensare a quello che accade nel resto del mondo tutti i giorni non focalizzare su questa tragica notizia.

[Andicot]

carabasse, hai espresso il mio stesso pensiero.

[Lolly]

Anch'io sono d'accordo con Carabasse, anzi vi dico di più: se avessi i soldi mi prenoterei subito un viaggio per partire al più presto... Alle Maldive il turismo è tutto, non c'è altra fonte di guadagno e senza di "noi turisti" l'economia va a rotoli!