by Chicca
destinazione: Los Roques, isola di Gran Roque,
struttura: posada Acuario.
permanenza: 1 settimana dal 21 aprile 2007
si si siiiii! dopo vari rinvii in favore di altre destinazioni , finalmente il 21 aprile si parte per Los Roques.
Già mi immagino su un piccolo bottone di borotalco bianco, con qualche gabbiano, una lieve brezza, come sottofondo il rumore del mare, unica attività: il lento andirivieni dei paguri sulla spiaggia e .... tanto tanto silenzio !!!
Ed è stata proprio l'idea di poter stare in spiagge deserte, in un luogo ancora abbastanza incontaminato (in tutti i sensi), la molla principale che ci ha fatto scegliere questa destinazione!
ecco l'arcipelago di Los Roques, vista con Google Earth
caruccio vero? vi assicuro che dal vivo.... è mooooolto più bello assai, anzi assaissimo!
A mio parere il posto più bello è Boca de Sebastopol. Si tratta di 3 bottoni di sabbia "appoggiati" su un mare talmente bello da sembrare finto, ubicati su un lato estremo dell' arcipelago, e confinano con la barriera corallina. Per arrivare da Gran Roque ci si impiega circa 30 minuti a tutta manetta, ed una volta sul posto, non si crede ai propri occhi!
Los Roques è solo: mare mare mare mare mare mare mare, spiaggia spiaggia spiaggia, conchiglie conchiglie conchiglie, pescetti pescetti pescetti, gabbianelle e pellicani gabbianelle e pellicani...
E' un arcipelago di isole piccole e molto piccole. L'unica isola dove si può dormire è Gran Roque, dove si trova anche il porto e il piccolo aeroporto, che tramite alcuni voli giornalieri, collega l'arcipelago con Caracas. Il volo dura circa 20 - 25 minuti.
E' un parco protetto e quindi, all'arrivo, si paga una tassa per entrare.
A Gran Roque ci sono parecchie posadas, quasi la maggior parte gestite da italiani, di categorie diverse. Dalla più semplice e spartana a quella lussuosa e ricercata con tanto di quadri d'autore e oggettistica firmata.
Le posadas sono tutte case di pescatori adattate per accogliere i turisti. Alcune (come la "nsotra") con solo 5 camere ed altre che arrivano ad averne anche più di 20.
Noi eravamo alla Posada Acuario (questo è il link: http://www.athomehotels.com/it/los_roques/stanze.jsp ) E' gestita da una coppia di italiani: Andrea e Valeria, coadiuvati dalla mitica Vanina, che hanno fatto di tutto per rendere piacevolissima la nostra vacanza.
L' Acuario è una posada semplice ed informale, con camere definite, da molti, spartane, ma che hanno tutto quel che serve.
Si mangia in veranda sul tavolone, tutti assieme, sia la colazione che la cena. Mentre per il pranzo, viene formita una "cava" (=contenitore frigo) con cibo e bevande. e verso le 18, al ritorno, c'è la merenda!
L'acqua è un bene prezioso. Ovunque. Su queste isole, come maggiormente in altre parti del mondo, lo è di anche di più. Arriva tramite nave e poi giornalmente viene fornita alle posadas tramitre autobotte. Infatti sull' isola non ci sono tubature nè dell' acqua nè della fogna.
Quindi, l'acqua dev'essere usata con parsimonia, per evitare che qualche vicino di camera resti insaponato sotto la doccia
Non essendoci fognature, gli scarichi confluiscono in un pozzo nero che viene svuotato sistematicamente e smaltito.
Per questa ragione, la carta e tutto ciò che non è un "rifiuto naturale", non va gettata nel water, ma in un apposito contenitore posto in bagno. Inizialmente la cosa ci ha lasciato un pò perplessi, ma ne abbiamo capito subito le motivazioni e non è stato assolutamente un probelma.
la sera, dopo cena, passa il comandante della barca convenzionata con la posada e, bevendo un caffè o sorseggiando un amaro o un rhum, si stende sul tavolo la cartina dell' arcipelago e si decide dove andare il giorno dopo.
Ovviamente, chi preferisce, può autonomamente rivolgersi al porto e andarsene per conto suo, dove vuole.
La cena è servita al tavolo: un primo, un secondo di pesce, dessert. Se qualcuno ha delle intolleranze, in tutti i modi cercano di cucinare ciò che preferisci. Per esempio, due compagni di vacanza, Patti e Andrea, erano allergici al pesce e quindi sono state cucinate per loro pietanze alternative.
la mattina, dopo una mega colazione con succo di frutta, caffè, latte, thè, prosciutto, formaggio, torta, pane tostato, marmella e burro, focaccine, cakes... verso le 9 - 9,15 si raggiunge il porto, dove nel frattempo Vanina ha portato le "cave" per tutti e si parteeeeeee.
Il cibo fornito per il pranzo consiste gneralmente in un primo freddo (pasta o riso), oppure sandwich oppure piadine, crackers, fetta di torta, frutta fresca, bibite, acqua e birra.
le isole sono tante, più o meno vicine. Si trovano da un minimo di 10 minuti di barca sino ad alcune ore.
Cmq, anche quelle a "portata di mano" tipo Francisqui o Madrisqui (a 10 e 15 min) sono strepitose!
Arrivi sull'isoletta prescelta. Per ogni coppia, viene fornito un ombrellone e due sedioline e, dopo aver portato a terra il frigo, decidi dove metterti. In pratica hai un'isola tutta per te, o per lo meno, da dividere al massimo con altre 8 persone. E quindi ti puoi isolare come meglio credi, nel vero senso della parola!
Noi siamo partiti in quattro e sul posto abbiamo conosciuto altre 5 persone simpaticissime. Ci siamo talmente ben integrati che abbiamo deciso di condividere ogni giornata.
Le isole sono incredibili. Quasi tutte quelle che abbiamo visitato, hanno delle lingue di sabbia che si formano con la bassa barea. I colori dell'acqua sono spettacolari!
Julio, il capitano, ci ha portati in lagune incredibili, sulle palafitte dei pescatori, tra le mangrovie, su isolette che sembravano il cocuzzolo di un panettone che sbucava improvvisamente dal mare, in piscine naturali piene piene di stelle marine...
la vegetazione è poca: cespugli, mangrovie, rovi... in compenso ci sono tantissime lucertoline.
la sera a Los Roques si chiacchiera, si legge, si ascoltano le onde e il rumore del vento....
Verso il porto ci sono alcuni bar ma comunque si tende a non far tardi per poter essere in piedi al mattino presto e aver a disposizione tutta la giornata, alla scoperta si un'isola nuova.
Le giornate trascorroro con ritmi lenti scanditi dalla posizione del sole nel cielo.
Noi abbiamo visitato: Madrisqui e cayo Pirata, Francisqui, Crasqui, cayo Fermando, Cayo de Agua, Boca de Sebastopol, Cayo Muerto, laguna de Bianca Espana, e l'isola delle tartarughe di cui purtroppo non ricordo il nome... ma mi da in compenso un'ottima scusa per tornare a scoprirlo!
e sapete qual'è la cosa bella? che se ti avvicini all'isola che avevi in programma, e vedi che c'è già gente, fai una virata e te ne cerchi un'altra tutta per te! *O)
Francisqui
stella marina nella laguna vicino a Cayo Fernando.
Non mi era mai capitato prima di vedere una stella galleggiare. Ho il sospetto che, prima di noi, fosse passata un'altra barca e forse qualcuno ha tenuto la stella fuori dall'acqua per troppo tempo. Grrr.
Crasqui
e queste due sono state scattate a Boca de Sebastopol
...
il botuto (conch)
la torre di controllo di Gran Roque
questo viaggio mi è piaciuto da matti. Tant'è che, mentre ero la, già pensavo a quando ci sarei potuta tornare.
Mi è piaciuto:
per i colori straordinari del mare e del cielo
per la sabbia borotalcosa, a volte biachissima e a volte dalle sfumature rosa
per le isolette, a volte talmente piccole da sembrare un bottone di conchiglia, frantumato e adagiato sul cristallo
per il silenzio
per i ritmi lenti, così diversi da quelli a cui siamo ormai abituati e, purtroppo, condannati
per la semplicità che caratterizza ogni cosa
perchè ogni giorno era una novità, diretti in un'isola tutta da scoprire
per il sorriso delle persone
per le giornate trascorse senza fretta e regolate solo dalla posizione del sole
....
mi hanno detto che rispetto a qualche anno fa, le posadas, sono aumentate tantissimo. Ce ne sono di ogni tipo, dalla più informale ed essenziale a quella super lusso. La nostra era semplice, ed è stata una scelta nostra volerla così. Cmq, c'era tutto quel che serviva e la vacanza è stata davvero un successo.
Unica pecca è dovuta al fatto che i Venezuelani non hanno cura nel tenere il loro paradiso pulito come dovrebbe essere. Abbiamo trovato rifiuti in giro, lattine e contenitori di plastica nei posti più impensabili ... eppure Los Roques è dichiarato Parco Protetto e per entrare va pagata una tassa
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LOS ROQUES by Chicca - aprile 2007
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