Tour operator Maxitraveland

[Claudia&Dario]

Agenzia di viaggi ha cercato di fare chiarezza sulle vicende legate al tour operato Maxitraveland che ultimamente ha cancellato, a ridosso della partenza, viaggi già confermati e saldati.

A proposito di Maxitraveland
Non ci sono per il momento informazioni certe né ufficiali sullo stato delle cose da Maxitraveland, l’operatore romano di Massimililano Bramucci. «Io neppure ho informazioni dirette, ci ha detto l’avvocato Federico Lucarelli, consulente di Fiavet Lazio, con il quale abbiamo fatto il punto sulla situaizione. «Finora ho solo ricevuto segnalazioni da alcune agenzie – ci ha spiegato - che riferiscono di cancellazioni sotto data da Maxitraveland, per pacchetti già confermati e interamente pagati. Tutte ci dicono di non riuscire a mettersi in contatto telefonico con l’operatore, e ci hanno dimostrato con i documenti del caso di aver riprotetto i loro clienti presso operatori terzi, pagando di tasca propria. Nulla sappiamo quanto ai motivi degli annullamenti, né se questi siano dovuti a fattori contingenti o di lungo periodo». Lucarelli conferma che in questi casi scatta la copertura del Fondo di Garanzia affidato alla direzione turismo presso la Presidenza del Consiglio, costituito da una percentuale dei premi versati dalle agenzie di viaggi per le loro polizze di responsabilità civile. «Resta il fatto – sottolinea Lucarelli – che il fondo interviene solo a copertura del consumatore e non dell’agenzia».

Conferma l’avvocato Alessio Costantini, consulente di Fiavet nazionale: «Dalle dichiarazioni delle agenzie – ci dice – sembra anche che sia stata sospesa la programmazione charter di Maxitraveland. Ma ancora non c’è nulla di certo. C’è di buono che al Fondo di Garanzia ci si può rivolgere in tempi relativamente brevi, sulla base di un comprovato stato di insolvenza dell’operatore, quindi molto prima di una eventuale dichiarazione di fallimento. E volendo il consumatore può formulare la domanda indicando il suo agente di viaggi come destinatario, per proprio conto, del rimborso. Negli ultimi due anni non ci sono state insolvenze di rilievo, quindi il Fondo dovrebbe avere una dotazione sufficiente».
La richiesta di rimborso va formulata entro i tre mesi successivi alla data prevista per la conclusione del viaggio, come ci spiega Enrico Porazzi, dirigente responsabile dell’Ufficio Tutela del Turista della direzione turismo presso la Presidenza del Consiglio:
«Le richieste devono pervenire su carta libera – ci dice – da parte del consumatore che non ha fruito del prodotto già pagato, per raccomandata con ricevuta di ritorno. Al momento c’è una certa disponibilità finanziaria, tutto dipende dal volume delle richieste di rimborso». Le richieste, corredate di tutta la documentazione del caso, vanno inviate per la precisione a:

Presidenza del Consiglio dei Ministri,
Dipartimento per lo Siluppo e la Competitività,
Via della Ferratella 51,
00184 Roma.

Claudia&Dario